Addio a Luigi Necco, voce storica di 90° minuto negli anni del Napoli di Maradona

Il celebre giornalista sportivo degli anni dello Scudetto della squadra partenopea si è spento oggi presso l’ospedale “Caldarelli”. Per quasi vent’anni è stato uno dei cronisti di punta della trasmissione della Rai.

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Luigi Necco, giornalista sportivo ed ex inviato della trasmissione Rai 90º minuto, è morto oggi all’età 83 anni all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato da alcuni giorni per insufficienza respiratoria.

Necco è ricordato soprattutto per essere stato l’inviato di 90º minuto a Napoli negli anni degli Scudetti vinti con Diego Armando Maradona. A Napoli, Necco fu anche consigliere comunale per cinque anni, eletto con il Partito Democratico della Sinistra.

Nato a Napoli l’8 maggio 1934, iniziò il cammino nel mondo del giornalismo quando ancora studiava all’università, vergando articoli per il Corriere di Napoli. Entrò successivamente alla Rai nella redazione partenopea, leggendo il radiogiornale. In seguito passò alla tv. Conquistò fama come telecronista delle partite del Napoli, lavoro che svolse ininterrottamente dal 1978 al 1993, nel rotocalco sportivo della domenica pomeriggio condotto da Paolo Valenti.

Celebri alcune battute ironiche con cui era solito chiudere i collegamenti dal San Paolo: “Milano chiama, Napoli risponde”, oppure quando salutava mostrando la mano con le dita che indicavano i gol segnati dal Napoli. Un’altra battuta famosa la pronunciò durante i Mondiali di calcio in Messico, nel 1986, quando il campione argentino Diego Maradona segnò all’Inghilterra un incredibile gol con la mano: “La mano de Dios o la cabeza de Maradona” (La mano di Dio o la testa di Maradona). El Pibe gli rispose in questo modo: “Las dos” (Tutte e due).

Ivan Vedruccio



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