«La strada giusta è¨ il turismo da navigare» Congedo riaccende il dibattito

Anche il consigliere regionale Erio Congedo interviene nel dibattito sorto intorno al tema del futuro del turismo nel Salento, chiedendo di indirizzare le scelte verso il turismo nautico e, nello specifico, di sbloccare il progetto del porto turistico di Otranto.

“Il Salento deve puntare sulla portualità per caratterizzare la propria offerta turistica”. Scende in campo anche il consigliere regionale Saverio Congedo nel dibattito sul futuro del turismo salentino. Mentre, infatti, va in scena il confronto tra chi è convinto che il target che raggiunge il Salento sia troppo basso e chi ritiene che bisogna comunque fare i conti con ciò che si ha, ci sono nuove leve del turismo che non vengono attivate e nuovi orizzonti che non vengono raggiunti.

“La scena a cui ho assistito casualmente ieri mattina a Otranto è la dimostrazione di come il territorio stia sprecando una occasione enorme. Una nave da crociera ormeggiata al largo ha utilizzato scialuppe per far giungere a terra i viaggiatori e consentire loro una visita alla città idruntina. Mi pare che il Salento, in questo modo, non fornisca la risposta ideale alla domanda del turismo nautico. E che il fatto che oggi sia una delle mete ideali del turismo internazionale, non significa che lo possa essere per sempre a queste condizioni. E’ facilmente immaginabile quanto potrebbe essere proficuo, a Otranto nel caso specifico, un approdo portuale in grado di ospitare imbarcazioni di questo tipo. Cioè benefici concreti a livello diretto (approdo, ecc.) e indiretto (ricettività, commercio, ecc.) e quindi sullo sviluppo di tutto il Salento.”

Insomma lo sviluppo portuale del territorio rappresenterebbe un’occasione non più rinviabile di accedere a nuovi target che adesso sono preclusi al Salento che non riesce ad offrire servizi importanti. È impensabile che potenziali mete di successo come Otranto non siano in grado di potenziare la propria offerta sul versante del mare con opere pubbliche che porterebbero lavoro e benessere.

“Credo, dunque, che i porti siano una leva formidabile. E che a Otrantoconclude Congedoil governo nazionale sia chiamato a sbloccare una situazione paradossale, quella del progetto del porto turistico, ingarbugliata da ostacoli tecnici e volontà burocratiche che hanno reso la faccenda una telenovela lunga ben 8 anni. Un territorio a vocazione turistica come il nostro non può sprecare il treno di opportunità che, ad esempio, altri Paesi del Mediterraneo come Croazia, Montenegro o Albania stanno già cogliendo, sottraendo all’Italia e alla Puglia fasce molto importanti di utenza turistica. Strategiche per lo sviluppo del territorio”.



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