Ritorno allo splendore per l’Abbazia di Cerrate. Domani la cerimonia di riconsacrazione

Torna allo splendore l’Abbazia di Cerrate, bene FAI, che ora potrà essere riaperta alle visite. Oggi, la visita delle autorità del territorio, domani invece è prevista la cerimonia di riconsacrazione officiata da mons. Michele Seccia, Vescovo di Lecce.

La chiesa millenaria dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate – Bene in concessione al FAI – Fondo Ambiente Italiano dalla Provincia di Lecce dal 2012 – riapre le porte al culto e alle visite in occasione della festa della Madonna che si celebrava qui nella settimana successiva alla Pasqua fin dal XV secolo. Si terrà domani la tradizionale fiera con i prodotti del territorio, nonché la cerimonia solenne di riconsacrazione officiata dal Vescovo di Lecce, Monsignor Michele Seccia (SS. Messa cantata, ore 11.30).  Dopo oltre due anni di restauri condotti dal FAI, che hanno interessato l’edificio, splendido esempio del Romanico pugliese, e soprattutto gli eccezionali affreschi risalenti al XII secolo, la chiesa torna al suo splendore e alla sua funzione originaria.

“È una pagina storica dice il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone Grazie al prezioso e tenace lavoro del FAI, un bene tra i più inestimabili del patrimonio della Provincia di Lecce, quale è Cerrate, si trasforma in un sito culturale ‘vivo’, in un polo d’attrazione all’interno dei circuiti turistici nazionali e internazionali. Abbiamo costruito così un modello vincente di sinergia pubblico-privato nel campo della tutela e della fruizione dei beni culturali, di cui la comunità salentina tutta può essere orgogliosa”.

Non c’è chiesa senza una comunità, ed è per questo che il FAI si è speso con determinazione per la riapertura al culto accompagnata dalla fiera agricola: due iniziative che hanno lo scopo di riconnettere questo luogo con le persone e con la storia, colmando un silenzio durato mezzo secolo, che ha interrotto una frequentazione invece millenaria e una relazione profonda e significativa tra l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate e la sua comunità.

Conclude il Presidente del FAI Andrea Carandini: “Un monumento non è mai una unità statica, ma un fiume di azioni umane e naturali che mai smette di scorrere, a volte impetuosamente, in vari rami. Dare valore a un monumento significa conoscere i meandri di questo umano fluire, scoprendoli, capendone la bellezza e la storia, e raccontandoli – magari dopo decenni di decadenza e di errate azioni – per ritrovare radici disperse e per risuscitare oggi una comunità locale”.

“Lu panieri”

Nell’occasione l’abbazia torna a ospitare anche la tradizionale fiera agricola “Lu panieri”, storicamente un piccolo mercato di “ciambelle, giocattoli, stoviglie, frutta secca e fresca e minuterie varie” che oggi si apre all’artigianato, agli antichi mestieri e ai prodotti del territorio con oltre 50 maestranze presenti: dallo stagnino all’impagliatore di sedie alla ricamatrice, dai produttori di manufatti in ceramica, legno d’ulivo e pietra leccese a una gran parata di cibi tipici della cucina “povera” salentina. Terrecotte artistiche, giocattoli in legno, cesti in giunco e ulivo, saponi artigianali, preziose creazioni realizzate al telaio o al tombolo, gioielli in pizzo o macramè, ceramiche, sculture in pietra leccese e luminarie salentine; e ancora miele, distillati di zafferano e agrumi, prodotti agricoli e delizie locali, dolci e salate, come gli oli, i taralli, la tipica marinatura detta “scapece”, le pucce con le olive, le frise e i pasticciotti: sono solo alcuni degli sfiziosi prodotti che si potranno assaggiare e acquistare durante la fiera.

Le visite

Per tutto il giorno, inoltre, sarà possibile visitare liberamente l’abbazia e la sua chiesa appena restaurata. Un tempo fulcro di un monastero bizantino, poi tipica masseria, l’Abbazia di Cerrate riapre al pubblico e torna a raccontare la ricchezza e il fascino dell’identità storica e artistica, culturale e paesaggistica del Salento.



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