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Il mondo è bello perché è Varius, Cantele ripropone un rosso pregiato

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L’esperienza di una vita a servizio della creatività. È geniale l’idea dell’azienda vitivinicola Cantele di assegnare ad una bottiglia di vino rosso il compito di traghettare la tradizione e l’identità dei luoghi attraverso un processo di rigenerazione costante di uvaggi e vitigni che si incrociano a seconda del gusto, delle esigenze e delle stagioni, dando vita al Varius, la cui unica costante, paradossalmente, è proprio la variazione.

Per suggellare il ritorno del Varius, dopo due anni di assenza, i fratelli Gianni e Paolo Cantele hanno pensato di organizzare nella loro azienda un appuntamento ghiotto con i giornalisti delle principali testate locali di tv, stampa e web, allo scopo di rendere immediato il meccanismo sensoriale innescato dal vino e dalla buona cucina.

Un’occasione per fare promozione, ma anche cultura, e soprattutto per condividere emozioni ed esperienze. Nella sede storica dell’azienda, nelle campagne di Guagnano, nell’occhio del Parco del Negroamaro, si è tenuta la press dinner guidata da Gianni Cantele, presidente regionale di Coldiretti e istruita sotto il profilo gastronomico dallo chef Mino Rosato. Il tutto di scena nel laboratorio sinestetico dell’azienda vinicola, dove tra squisite portate, appetitosi aperitivi e gustosi dessert, il Varius ha potuto mostrare le sue eccellenti doti di versatilità, accompagnando la preparazione di ogni piatto.

Nella sua ultima versione il Varius di Cantele si presenta con un blend del vitigno archetipico del Salento, il Negroamaro, insieme al Susumaniello, varietà di nicchia, ma molto apprezzata dagli intenditori.

Novità dell’annata 2016 la chiusura delle bottiglie con il tappo di vetro (prima azienda in Puglia) una scelta decisa, ispirata da ragioni di carattere pratico ma anche molto elegante, che va a sostituire il più tradizionale tappo in sughero, ovviando ai brutti scherzi che il tappo naturale gioca talvolta all’integrità espressiva dei vini. Meno naturalità, più certezza di piacere insomma.

La serata, sapientemente coordinata dalla giornalista Barbara Politi, interprete della comunicazione dell’azienda vitivinicola guagnanese, ha contato sulla squisita organizzazione e competenza di Paolo Cantele, responsabile del marketing, che ha illustrato ai giornalisti ospiti retroscena e aspirazioni di una sfida imprenditoriale assolutamente vincente.

 



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