Crolli falesia. Andrano guida la protesta dei sindaci

I primi cittadini di quasi tutti i comuni interessati dai divieti posti in essere dall’Ordinanza della Capitaneria di Porto scendono in campo, protestando per il mancato coinvolgimento delle amministrazioni.

Il Sindaco Carmine Pantaleo: “Non è affatto vero  che queste zone siano tutte a rischio crollo, eventualmente solo una minima parte che è giusto circoscrivere con divieti di accesso e frequentazione, ma senza estendere oltre modo l’area inibita".

I sindaci dei comuni della costa del sud non ci stanno e decidono di affidare ad un documento condiviso la posizione univoca e ufficiale che hanno assunto questa mattina nel corso di una riunione convocata in Municipio ad Andrano dal sindaco Carmine Pantaleo.

Posizione critica e giudizio severo nei confronti delle ordinanze della Capitaneria di Porto che avrebbe passato in rassegna con eccessiva frettolosità provvedimenti che andavano condivisi e gestiti principalmente dai Comuni e dall’Autorità di Bacino.

"La Regione Puglia è d’accordo con noi" tuona il sindaco di Andrano, che promette di fare tutto il possibile per evitare danni di immagine all’industria turistico-balneare .

Già martedì prossimo sarà inviata una lettera sottoscritta dai primi cittadini di tutti i comuni interessati dagli effetti delle ordinanze della Guardia Costiera all’Autorità di Bacino, alla Regione e al Comando Generale delle Capitanerie di Porto per chiedere un sopralluogo puntuale da eseguire nelle zone coinvolte.

Il sopralluogo dovrà essere effettuato da esponenti dell’amministrazione comunale, dagli uffici tecnici, da geologi ed esperti dei comuni e da uomini della Guardia Costiera per individuare nello specifico eventuali situazioni di pericolo allo scopo di restringere il più possibile il perimetro delle zone interdette.

I sindaci hanno lamentato l’esclusione da ogni tipo di decisione che andava presa, a loro avviso, unitariamente e non attraverso provvedimenti unilaterali calati sulla testa degli amministratori e sulle spalle dei cittadini.

Le zone in questione sono state già monitorate e i rilievi già eseguiti. Ecco perché non si comprende come mai all’improvviso tutto sia diventato così pericoloso. L’immagine che sta venendo fuori, anche per via dell’enfasi che è stata data alla notizia, è gravemente lesiva per l’economia locale. «Non è affatto vero – ci confida il Sindaco Pantaleo – che queste zone siano tutte a rischio crollo, eventualmente solo una minima parte che è giusto circoscrivere con divieti di accesso e frequentazione, ma senza estendere oltre modo l’area inibita.»