È una delle feste popolari enogastronomiche più antiche del Salento, eppure resta uno degli eventi più attesi dell’estate che continua a regalare, anche dopo Ferragosto, appuntamenti imperdibili da vivere “sotto le stelle”. Come tradizione impone, infatti, il 17 e il 18 agosto andrà in scena ad Acquarica di Lecce, la Sagra del Peperone, che quest’anno giunge alla sua 38° edizione.
Per la piccola frazione di Vernole di poco più di mille anime, in realtà, è molto di più: è un modo per non dimenticare il passato, per onorare le proprie radici. C’è stato un tempo, neanche tanto lontano, in cui grazie a quest’ortaggio coltivato con fatica in una terra arida, non idonea a far crescere la pianta che ha bisogno, invece, di una notevole quantità d’acqua e commercializzato anche fuori i confini locali, i contadini locali sono riusciti a migliorare le condizioni sociali ed economiche del paese.
C’era lavoro per tutti e si riuscì anche ad evitare il fenomeno dell’emigrazione: la gente del posto non era più costretta a partire all’estero o al Nord Italia per mantenere la famiglia. Per ricordare tutto questo, la popolazione decise di organizzare un giorno di festa, quando ancora non si conoscevano le “Sagre”, almeno nei paesi vicini. La mattina si rendeva grazie a Dio con una Messa per il buon raccolto degli ortaggi, la sera l’atmosfera del paese veniva rallegrata dalla musica e dalle canzoni di cantanti più o meno famosi. Le donne si prodigavano nella preparazione di piatti tipici, a base di peperoni. Ecco come è nata questa festa: per una forma di gratitudine.
Anche oggi, come ieri, le pietanze a base di peperoni sono preparate dalle sapienti mani delle donne volontarie della ProLoco, per deliziare i palati dei tanti visitatori, turisti e non. I peperoni si potranno gustare insieme a specialità salentine, preparate con prodotti a Km0, e dell'ottimo vino.
Non mancherà la musica. Giovedì 17 agosto il palco ospiterà i ritmi dei Me-ma e dei Medinita. Venerdì 18 agosto è invece la volta dei ritmi sfrenati degli Briganti di Terra d'Otranto.