E i turisti scoprirono il piacere di fare colazione con i fichi freschi

Il fico, frutto per eccellenza delle nostre campagne, è al centro di una storia di successo di un Bed & Breakfast salentino. I turisti lo hanno assaggiato per colazione e subito lo hanno eletto a simbolo di una vacanza indimenticabile nel Salento.

È risaputo che, anche nel Salento,  i Bed&Breakfast hanno contribuito in qualche modo allo sviluppo del turismo, aiutando le strutture ricettive e gli alberghi in particolare ad escogitare politiche di marketing che hanno favorito la concorrenza e l’arrivo dei vacanzieri.
 
In molti casi la scelta di un B&B non è collegata alla ricerca di un prezzo più baso (dal momento che alcune di queste strutture si trovano in elegantissime dimore storiche) bensì al gusto del turista di organizzare il proprio soggiorno in location più familiari e meno spersonalizzate di un hotel, anche rinunciando alle comodità che un albergo può offrire.
 
Non tutti i Bed&Breakfast hanno colto questa grande occasione offerta dal mercato ed anzi, in alcuni casi, sono stati al centro di alcune polemiche sulla scarsa qualità dell’accoglienza, ma chi ha saputo e voluto fare il salto di qualità lo ha fatto con grande piacere e con una punta di professionalità a volte ineguagliabile.
 
Uno dei punto di forza dell’ospitalità di un B&B sta nel consentire ai soggiornanti una colazione di stampo domestico con i prodotti della nostra terra. A chiamare la redazione di Leccenews24 con voce quasi emozionata è la titolare di un B&B nella zona di Minervino di Lecce per raccontarci lo stupore che ha letto negli occhi di alcuni suoi clienti quando hanno trovato la tavola per il breakfast imbandita con un paniere di fichi racconti da un albero della sua campagna.
 
«Quello che per noi può sembrare un gesto normale, quasi semplice, perché magari avevamo paura che i turisti ci chiedessero muesli e biscotti in scatola – ci racconta la signora – per altri non lo è, anzi rappresenta un valore aggiunto. Mi ha fatto piacere raccontare questa storia, perché quando sono andati via ancora mi chiedevano dove potessero comprare quei frutti così buono oltre a confermarmi già le vacanze per l’anno prossimo. Ancor più meraviglia ha destato il fatto che lo raccogliessi direttamente dall’albero, senza intermediari. Sto imparando il mestiere dell’operatore turistico di giorno in giorno e volevo mettere a disposizione del territorio questa nuova ‘scoperta’ perché credo molto nello scambio delle buone prassi».
 
Quella che apparentemente può sembrare una telefonata semplice, quasi banale in realtà, non lo è. Molti si affannano a ricercare e offrire ai loro ospiti particolarità sempre più estrose, quando veramente basta poco, pochissimo per colpire e soddisfare il cliente. Non grandi espedienti, ma il gusto della semplicità, dell’amore della propria terra e della condivisione delle nostre tradizioni. Chi lo avrebbe mai detto che bastava un fico?



In questo articolo: