Una frisella sul mare. Canzoni, ricordi e ricette da spiaggia

Prosegue il tour di ‘Una frisella sul mare. Canzoni, ricordi e ricette da spiaggia’ (Lupo Editore). Dopo ’50 sfumature di fritto. Piccolo Manuale Untologico’ la crew gastronomica di Fornelli Indecisi, guidatata dal patron di cucina dozzinale, ex chitarrista di falè² Pierpaolo Lala

Dopo Corigliano d'Otranto, nell’ambito della rassegna "Girapagina: viaggio letterario nella città", una Frisella sul mare approda a Tuglie, lunedì 19 agosto, nell'ambito dell'anteprima di "Tuglie Incontra – Festival nazionale del libro", sul Terrazzo della Biblioteca Comunale di Tuglie.
Martedì 20 agosto, alle ore 20.00 poi,  presentazione in Piazza San Pietro a Galatina nell'ambito della rassegna "La Notte Incanta" che precede tutte le tappe del festival itinerante La notte della Taranta.

Il libro, un’idea a due menti e quattro mani del patron e del giornalista, scrittore e musicista Osvaldo Piliego, nasce dalla consapevolezza di un assurdo paradosso. In quale posto e in quale stagione si mangiano, fino allo sfinimento, cose pesantissime e dure da digerire? La risposta è drammatica: in spiaggia, d’estate. L’estate, nel Salento, è sinonimo di “stanato”. La traduzione è molto semplice: tegame o teglia da forno in acciaio. Ovviamente può essere anche in altro materiale o usa e getta ma il concetto resta invariato. Anche perché lo stanato ha bisogno sempre, per essere infornato, di un complemento di specificazione. Ossia uno stanato di parmigiana, uno stanato di pasta al forno, uno stanato di cannelloni, uno stanato di melanzane ripiene, uno stanato di focaccia, uno stanato di pizza di patate. Lo stanato da solo non esiste, è come dire "bottiglia". Di cosa: di acqua? di birra? di vino? di succo di frutta? di olio extravergine d'oliva?

Ognuno di noi ha molti ricordi “ambientati” in spiaggia o al mare. Tutti abbiamo una colonna sonora, soprattutto quella dei falò, ormai vietati. Le spiagge dove abbiamo passato le nostre infanzie ci fanno sempre sorridere e tornare alla mente le corse pinnate o le prime fidanzatine. E come dimenticare le ricette e le giornate passate a sfornare e trangugiare “stanati” carichi di parmigiane, paste al forno, cannelloni, peperoni ripieni, cozze gratinate.

Il libro è diviso, dunque, in tre sezioni: canzoniricordi e ricette. Tra le canzoni "Una frisella sul mare" accoglie un piccolo repertorio di brani tipici soprattutto degli anni ’80 e ‘90, che sono gli anni (terribili per alcuni, meravigliosi per altri) nei quali è cresciuta la maggior parte dei membri della crew, da Albano e Romina agli 883 passando per Vasco Rossi, Lucio Battisti, Marco Ferradini, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, i Cure, The Smiths, i Beatles, Amedeo Minghi, il Gruppo Italiano, Bruno Martino, Fred Bongusto, Claudia Mori, Paul Anka, Francesco Guccini, Vanessa Paradis, Gianni Pettenati, Peppino di Capri e i brani popolari da cantare a squarciagola. 

Grazie ai ricordi di numerosi giornalisti, foodblogger e scrittori si ripercorre, poi, un lungo tratto della costa pugliese da Bari sino alla provincia di Taranto. Non è un censimento ma un viaggio casuale nei ricordi che passa da Capitolo, Spiaggia Bella, Torre Chianca, San Cataldo, San Foca, Torre dell’Orso, Otranto, Santa Maria di Leuca, Ugento, Porto Cesareo, Marina di Pulsano, Torre Ovo e tante altre località. DonpastaOsvaldo PiliegoGiuseppe CalogiuriRaffaele Gorgoni, Alessio ViolaPaola SgobbaFrancesa D’AgnanoAdolfo Maffei, Ennio CiottaAntonietta RosatoSalvatore De SimoneFulvio TotaroMaria Grazia FasielloSalvatore CaracutaAndrea Gabellone,Carlo Morelli, Daniela SabatoLetizia BasileDanilo SicilianoDario Goffredo, Dario QuartaRossano AstremoPaolo La PerutaViviana Guadalupi e la misteriosa Senora Mia, ci raccontano una Puglia diversa, vista da un’angolatura particolare: quella della tavola apparecchiata in casa o improvvisata in una cabina, sugli scogli o sotto una pineta. 

L’ultima parte è dedicata ad una settantina di ricette, in rigoroso ordine alfabetico, perché in spiaggia non esiste la differenza tra antipasto, primo, secondo, frutta, dolce. Tutto può essere un pasto unico, perché c’è chi si mantiene leggero dissetandosi magari con una granita o gustando un gelatino, c’è chi invece arriva in spiaggia organizzato come fosse l’ultimo pranzo della sua vita. Le ricette sono recuperate qua e là, rubacchiate on line, suggerite da amici e amiche, tradizione di famiglia o selezionate tra i partecipanti alle precedenti edizioni di Fornelli Indecisi. Infine Manila Benedetto ci spiega le sue teorie sulle cose da bere (e da digerire) mentre a Pino De Luca (colonna di Fornelli Indecisi) è affidato l’arduo compito di concludere con un “trattato” sulla frisa. Quasi 200 pagine di note, parole e calorie.



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