‘Apriti cielo!’ Mannarino strega Gallipoli e regala una canzone al Parco Gondar

Straordinario successo per il concerto di Mannarino al Postepay Parco Gondar di Gallipoli che, sorprendendo tutti, ha regalato dal palco una canzone ad hoc per i fan salentini. Stasera arrivano Gemitaiz e Madman, in attesa, domani, dei The Giornalisti.

Emozioni a non finire quelle di ieri sera al Postepay Parco Gondar di Gallipoli dove a salire sul palco è stato il cantautore romano Alessandro Mannarino, noto artisticamente solo con Mannarino. In riva allo jonio è sbarcato il suo “Apriti Cielo Tour”. La “vita è l’arte dell’incontro” cantava Vinicius De Moraes, uno dei cantautori brasiliani tra i principali riferimenti per Mannarino e così, questi nuovi live sono stati lo scenario per un incontro di suoni travolgenti provenienti da tutto il mondo, con ritmi che rimandano a Bahia, all’Africa e a New Orleans e che attingono anche al rock, al folk al romanesco e al blues musicale.
 
Mannarino lo aveva promesso: sarebbe stato un appuntamento in cui il pubblico è trascinato nella dimensione di un carnevale estivo che celebra la vita. Così è stato. Il nuovo show, rinnovato negli arrangiamenti, nella scaletta e nella scenografia, ha regalato ai fan non solo i grandi classici che hanno consacrato Mannarino come uno dei più amati e apprezzati cantautori italiani, ma anche le canzoni dell’ultimo album “Apriti Cielo” (l’album ha debuttato al 1° posto della classifica Fimi dei dischi più venduti e su Spotify ha superato i 7 milioni di streaming). 
 
Uno spettacolo da pelle d’oca, accompagnato da una band di ben undici musicisti e polistrumentisti di livello, capaci di suonare oltre trenta strumenti provenienti da tutto il mondo. Sul palco l’elemento trainante sono state le percussioni e batteria. Le prime suonate dal brasiliano Mauro Refosco, conosciuto per essere il percussionista dei Red Hot Chili Peppers e della band Forrò in the dark, per aver suonato con David Byrne e Brian Eno e per essere parte del super gruppo Atoms for Peace (composto da Thom Yorke dei Radiohead, Flea dei Red Hot Chili Peppers, Nigel Godrich, Joey Waronker). Alla batteria uno dei più apprezzati musicisti italiani, Puccio Panettieri, che vanta collaborazioni con i più importanti artisti italiani. Alle chitarre, poi, Alessandro Chimienti che accompagna Mannarino dal 2009 e che in questo tour suona anche guitalele, banjio, chitarra portoghese e ronroco. E ancora Giovanni Risitano e alla chitarra classica, cavaquinho e sitar Paolo Ceccarelli. Al basso e contrabbasso un altro elemento storico della band, Niccolò Pagani. Alle tastiere e alla fisarmonica Mauro Menegazzi. Ai fiati Renato Vecchio e Antonino Vitali che suoneranno sax, tromba, flauto traverso e flicorno, ma anche flauti indiani, shalumeau e duduk armeno. Al violino Lavinia Mancusi che insieme a Simona Sciacca, con Mannarino dagli esordi, sono i cori del live.
 
Ma la vera sorpresa la regala lui, Mannarino, che sorprende tutti e regala al Parco Gondar una sua canzone tutta per lui: “Parco Gondar Boa Energia” è il titolo di un brano scritto poche ore prima in camerino e suonato davanti ai migliaia di fan in delirio. “Il Parco Gondar e' una ferita curata con amore e fantasia”.
 
Con l’emozione raccolta, così, il Parco Gondar prosegue nelle sue grandi serate di musica live: questa sera nuovo appuntamento con il sottosopra fest con il palco affidato a Gemitaiz, Madman e Nitro. Domani, invece, sarà la volta dei TheGiornalisti, band rivelazione dell’estate.
 



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