Tutela degli investimenti balneari, gli imprenditori dicono no alla Bolkestein

No alla direttiva europea Bolkestein. Federbalneari firma la petizione. Questa mattina il convegno al Convitto Palmieri a Lecce

Il tema può sembrare astioso e contorto per chi è digiuno di competenze giuridiche, ma in realtà la questione è semplice e si può tradurre in soldoni molto concreti. I beneficiari di concessioni demaniali come  titolari di stabilimenti balneari si oppongono con tutte le forze alla famosa, e per certi versi famigerata, direttiva Bolkestein, una direttiva comunitaria che per favorire la concorrenza interna, pretende che le concessioni non abbiano lunghe durate e, soprattutto, non si rinnovino automaticamente.

L’idea di base è semplice: la concorrenza, in tutti i settori, non può che far bene e aiuta ad offrire servizi qualitativamente superiori a prezzi più bassi. Ma come si sa, la strada che porta all’inferno è sempre lastricata di buone intenzioni. E in questo caso sembra di essere proprio nella fattispecie. I concessionari che operano nel settore balneare non ci stanno a passare per vecchi reazionari che si oppongono alla concorrenza sbandierata dalla Bolkestein; chiedono semplicemente che nella riallocazione delle concessioni non si parta da zero, come si fa in una nuova mano di poker, ma si tengano nelle dovute considerazioni, gli investimenti che gli imprenditori annualmente, se non mensilmente, effettuano per tenere in piedi i loro lidi. Tanto più in zona a vocazione turistica in cui il turismo, strategicamente fondamentale per l’economia dei posti, non può essere fruito in maniera disorganizzata e disorganica, ma deve prevedere accoglienza qualitativamente adeguata alle aspettative dei vacanzieri che chiedono sempre più standard di servizi ad alto valore.

Paradossalmente, secondo Federbalneari Salento, la direttiva Bolkestein, pensata per favorire la concorrenza, svilirebbe invece la qualità dell’offerta ricettiva, incentivando l’improvvisazione di chi pensa che imprenditori balneari ci si possa inventare dall’oggi al domani, magari avendo buoni agganci con chi le concessioni  “le concede”.

Da qui, un convegno di studi per la crescita sociale ed economica delle imprese balneari, fortemente voluto nel Salento dal Presidente Mauro Della Valle, per sostenere la petizione contro la Bolkestein e per tutelare gli investimenti passati, presenti e futuri di quegli imprenditori concessionari che fino ad oggi hanno dato una mano al territorio ad esplodere dal punto di vista turistico.

All’incontro, tenutosi questa mattina presso il Convitto Palmieri a Lecce, ha preso parte anche il Sindaco Paolo Perrone