​17 giorni di viaggio, 5mila chilometri percorsi. Davide Urso fa tappa a Oslo… ancora

Continua il viaggio di Davide Urso fino a Capo Nord, il punto più a nord dell’Europa. Dopo diciassette giorni di viaggio e più di cinquemila chilometri passati alla guida, il salentino ha deciso di passare tre giorni a Oslo, la capitale della Norvegia.

Se decidete di imitare il mio viaggio, o anche sia andare in aereo per visitare le capitali scandinave, e passate due giorni a Copenaghen e due a Stoccolma, sappiate che Oslo può essere tranquillamente visitata in meno tempo, perché è meno grande, ha meno attrazioni turistiche e i palazzi non sono tutta questa meraviglia; io, invece, ci ho passato tre giorni. Perché, vi chiederete.
 
Bene, ci sono vari motivi: il primo è per stanchezza. Dopo 17 giorni di viaggio e più di 5000 chilometri alla guida, avevo bisogno di un giorno di relax; è comunque un viaggio, una forma alternativa di vivere una vacanza, ed è troppo presto per far trapelare segnali di stress. Il secondo è per risolvere alcuni problemi tecnici, come pulire l'auto, comprare qualche cianfrusaglia utile e soprattutto lavare i panni sporchi, per poi aspettare che si asciughino e poi piegarli di modo che occupino meno spazio in valigia. Il terzo è per visitare la Galleria nazionale di Arte, all'interno della quale vi è uno dei quadri più famosi al mondo, nonché uno dei miei preferiti: l'Urlo di Munch! Che piacere osservare e studiare da vicino un qualcosa che finora hai solo visto in un libro di testo o in una foto.
 
Dovete sapere che sono un tipo da museo più che da discoteca, che i suoi soldi li spende in cultura e non in cocktail, pertanto fin da quando sono partito avevo messo in conto che avrei visitato la Galleria, al pari di un fiordo: era una priorità, e sono uscito da quella concentrazione di arte migliore di come ci ero entrato, perché capire le pennellate di un artista, i colori, la scelta della cornice, a volte può essere utilizzato per progredire la tua creatività, se riesci a trovare un modo concreto per trasformare in pratico ciò che è teorico (per inciso, qui c'era anche uno dei quadri più famosi di Modigliani).
 

Un pizzico di sole ha allietato il pomeriggio, permettendomi di salutare la città con uno spirito più leggero, in pace con sé stesso, e rimasi affascinato dall'architettura norvegese, che finalmente potevo vedere con una luce allegra, con toni colorati.
 
Ho persino avuto tempo, oggi, di dedicarmi al mio lavoro, che nei giorni passati ho trascurato: creo progetti grafici, siti web e gestisco profili social, per tanto posso permettermi di lavorare dovunque con un portatile (fino a un certo punto), ma devo ritagliarmi delle ore per farlo, e finalmente oggi l'ho fatto. 
 
Assolutamente sì: avevo bisogno di un giorno più tranquillo, per ricaricare le pile e avere voglia, domani, di percorrere otto ore e mezza di tragitto.

di Davide Urso



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