Lonely Planet inserisce Lecce fra le 10 città più belle del mondo

La nota rivista turistica contrariamente alle parole di Flavio Briatore ha eletto il capoluogo salentino fra le città da visitare almeno una volta nella vita

Sarà come dice Briatore che qui, in Salento, abbiamo ‘solo’ chiese, musei e un mare, anzi due!, da far invidia a Maldive, Bahamas e Gande Barriera Corallina messe insieme ma, se personaggi del calibro di Helen Mirren (Premio Oscar alla miglior attrice  2007), Gerard Depardieu, Richard Gere e Madonna (sì, insomma, non proprio squattrinati in cerca di un bagno e una cucina) lo hanno scelto e continuano a sceglierlo per trascorrerci le vacanze, guarda caso, proprio in quelle masserie dove, sempre a detta del manager piemontese, si servono soltanto friselle e piatti poco adatti ai nababbi in voga al Billionaire di Porto Cervo, un motivo deve pur esserci.

Perché lo diciamo noi? Troppo semplice, saremmo di parte. Forse, allora, perché lo dicono Al Bano e Renzo Arbore! No, neppure… troppo campanilisti anche loro. In effetti, che il Salento piaccia per quello che è e non per quello che altri vorrebbero che fosse, non è una novità ma, qualora non bastassero i milioni di turisti certificati nel solo 2016 a darne prova o studi di settore, come quello di Skycanner, che lo identificano come il vero motore trainante di tutto il turismo pugliese, pochi giorni fa, neanche a farlo apposta, dopo le esternazioni del ‘deus ex machina’ di Verzuolo, è stata Lonely Planet, tra le più rinomate guide turistiche mondiali, a confermarne l’appeal inserendo Lecce nella top ten delle città da visitare almeno una volta nella vita.

“Se la Puglia fosse un film – ha affermato, infatti, la nota rivista australiana – Lecce sarebbe la protagonista. Con una generosa scorta di edifici barocchi lasciatale in eredità dai suoi architetti del XVII secolo, la città ha una completezza e omogeneità che ad altre metropoli dell'Italia meridionale mancano. In effetti, è l'architettura di Lecce ad aver acquisito in modo distintivo una propria fisionomia, il barocco leccese, una incarnazione espressiva ed estremamente decorativa del genere ricca di gargoyles, colonne a spirali e gremlin saltellanti. Stupefatto, Thomas Ashe, viaggiatore del XVIII secolo, pensò che fosse 'la città più bella d'Italia'”
 
A voler pensar male, si direbbe quasi che Lonely Planet abbia voluto dare una risposta secca a Briatore che aveva, per usare un eufemismo, definito il capoluogo lupiense e il suo territorio una maniero arretrato o, quanto meno, fermo a trent’anni fa.

È innegabile, certamente, che per alcuni aspetti possa anche aver ragione lui, che si possa e si debba lavorare di più e meglio sulle infrastrutture e su più fasce di utenza ma, comunque, partendo sempre da quelle che sono le peculiarità del Salento stesso e, soprattutto, nel rispetto della sua storia, morfologia e tradizioni che, in buona sostanza, sono quel vero e impareggiabile tesoro che, da secoli, affascina econtinua ad attrarre l’interesse di turisti provenienti da ogni parte del mondo.
 
Luca Nigro



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