Assunti nel 2007 dall’Asl di Lecce erano diventati ‘precari’ nel 2011, quando una sentenza della Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittimo il comma 3 della legge regionale in base alle quale erano stati chiamati a prestare servizio. Succede così in Italia, dove 42 professionisti, dopo essere stati legittimamente assunti e dopo aver programmato la loro vita personale e professionale, appunto, ben quattro anni erano stati chiamati per annullare i contratti a tempo determinato già sottoscritti.
Oggi, dopo quattro anni la contrapposizione giuslavoristica tra la Asl di Lecce e i dirigenti destabilizzati non solo si è conclusa ma si è risolta anche positivamente.
“Abbiamo ristabilito un rapporto fiduciario pieno con i professionisti oggetto della stabilizzazione – dichiara il direttore generale Giovanni Gorgoni – e abbiamo restituito quella stabilità professionale revocata a seguito di autorevole sentenza ma dopo troppo tempo e magari con importanti scelte di vita già assunte".
Una squadra, insomma di medici, veterinari, ingegneri, psicologi, biologi e farmacisti che si era vista sfilare il posto ottenuto, ritornando nel cono d’ombra della precarietà; il tutto, come detto, aveva avuto inizio nel 2007, quando a seguito della Legge Regionale n. 40/2007 erano stati stabilizzati con procedura concorsuale riservata i 42 dirigenti, già in forza all'azienda da alcuni anni, stabilizzazione poi annullata dalla sentenza della Suprema Corte..
Insomma c’è voluto tempo ma tutto è bene ciò che finisce bene, anche perché i neo ri-stabilizzati hanno rinunciato, pur di chiudere definitivamente la questione, sia al risarcimento danni che al prosieguo del conflitto in altre sedi.