Onestamente non ricordiamo un anno come questo 2016, capace di mettere insieme l’inverno più caldo di sempre e probabilmente l’estate più fredda. A parte la motivazione forte di chi viene in vacanza al mare per una settimana, dopo aver programmato un viaggio da mesi, o addirittura dall’anno precedente, sono davvero pochi quelli che hanno piacere ad andarsene sulle spiagge con queste temperature.
Protagonista assoluto il vento forte da nord, che in altre stagioni sarebbe stato una benedizione per mitigare i 40 gradi dell’agosto salentino (vedi estate 2015), ma che quest’anno ha infastidito non poco residenti e turisti. Maestrale e tramontana hanno imperversato sul litorale orientale della provincia di Lecce, tanto da mandare a carte quarantotto alcune giornate in pieno luglio e agosto. Situazione decisamente migliore sul litorale occidentale, dove la costa ridossata ha consentito di fare il bagno in tutta tranquillità almeno sotto costa.
Anche lo Jonio levantino ha dovuto fare i conti col mare in tempesta, generalmente infatti a sud di Capo Palascia la tramontana appare ideale per avere un mare calmo, così come a Santa Cesarea e Castro, e invece quest’anno le proverbiali biancate sono state pochissime. Lo scirocco, temutissimo sulla costa jonica orientale e occidentale del Salento, è stato rimpianto da molti, un paradosso targato 2016.
E poi parliamo della pioggia che ogni tanto ha bagnato le spiagge e le campagne, e del fresco che in certe sere è diventato freddo, tanto da imporre maglioncini e pantaloni lunghi.
Insomma anche questa volta sarà un’estate da ricordare ma non tanto per l’’abbronzatura selvaggia, quanto per le innumerevoli rinunce fatte da molti sulla strada del mare.