Da Ospedale dismesso a Presidio Territoriale di Assistenza a cui i cittadini potranno rivolgersi per per chiedere e ottenere risposte alla gran parte delle domande di salute e di prestazioni sanitarie più comuni, che troppo spesso gravane sulle strutture ospedaliere. La Asl di Lecce ha varato un progetto di riconversione e adeguamento per far cambiare volto e funzione all’ex nosocomio di Nardò. Quattro milioni e mezzo di euro per la precisione (di cui 800mila euro riguardano opere di adeguamento sismico, 100mila per gli interventi di messa a norma del sistema antincendio, 600mila per l’adeguamento di impianti e opere edili e 1,1 milioni per l’adeguamento energetico, strutturale e accreditamento della struttura. 800mila, infine, per una corposa dotazione tecnologica.
Insomma, l’ex ospedale sarà reso funzionale dal punto di vista strutturale e logistico e potrà contare sul potenziamento della diagnostica ambulatoriale per immagini (con collegamento in rete) e sull’incremento della dotazione tecnologica e strumentale a disposizione del Day Service Chirurgico. Il PTA avrà a disposizione più posti rene, ma anche i posti letto per la Residenza Sanitaria Assistita per anziani (R1, per pazienti non autosufficienti ad alta intensità di cura) e quelli per l’area di degenza territoriale per adulti.
«Con il progetto del PTA di Nardò – spiega il direttore generale della ASL di Lecce, Silvana Melli – si compie un’altra tappa importante nel programma di riconversione degli ex ospedali. Riammodernando le strutture territoriali e dotandole di strumenti nuovi e all’avanguardia, rendiamo concretamente possibile riavvicinare la Sanità pubblica ai cittadini, con un recupero di efficienza e di efficacia che va a tutto vantaggio delle comunità locali».
Il progetto rientra nel programma di investimenti sanitari strutturali e attrezzature sanitarie da realizzare con fondi FESR 2014-2020. Lo sforzo della ASL di spostare risorse verso la Sanità territoriale si tradurrà in un importante “pacchetto” di apparecchiature diagnostiche tecnologicamente avanzate. Sono stati già acquistati gli Ecotomografi, nove in totale e tutti di fascia alta, nella tipologia multidisciplinare, cardiologico, ginecologico e portatile. In programma c’è l’acquisizione di una Risonanza Magnetica Articolare, una Tac a 64 strati, un’apparecchiatura laser, defibrillatori (3), elettrocardiografi (5, di cui 3 portatili), un OCT per la tomografia ottica computerizzata, un ortopantomografo digitale e vario altro strumentario al servizio degli ambulatori specialistici.