Troppo gravi le ferite riportate nel terribile incidente stradale e per un 34enne non c’è stato più nulla da fare. Ha provato a lottare, ma le sue condizioni si sono aggravate con il passare delle ore fino a quando le speranze non si sono spezzate. Nonostante l’immenso dolore, i familiari del giovane hanno dato il consenso alla donazione degli organi consentendo alla macchina organizzativa di avviare la catena della solidarietà. Un gesto di coraggio e altruismo che potrà salvare altre vite. Così, al ‘Vito Fazzi’ di Lecce, questa notte, è stato portato a termine con successo un altro prelievo multiorgano, il terzo del 2017, che dimostra come la cultura della donazione stia cambiando anche grazie a chi dà il buon esempio.
Una volta concluso l’iter diagnostico di morte encefalica, le équipe medico-chirurgiche hanno completato le procedure di prelievo a notte inoltrata. I reni del donatore sono stati trapiantati in Sicilia, all’Ospedale di Palermo, mentre il cuore e il fegato sono partiti in direzione del policlinico di Bari. Una vera e propria corsa per la vita, che riaccende nuove speranze nei pazienti che aspettano un trapianto.
La ASL di Lecce, in una nota, oltre a sottolineare il grande sforzo del personale del nosocomio salentino impegnato in questa delicata quanto fondamentale attività, ringrazia soprattutto i familiari del donatore, senza la cui generosità il piccolo “miracolo” generato dalla donazione d’organi non sarebbe possibile. Ancora una volta i salentini stanno dimostrando di aver capito l’importanza della donazione e di voler cambiare le cose.