​Ottomila euro per i terremotati. Sono i soldi dei fuochi d’artificio di Sant’Oronzo, annullati in segno di Lutto


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La tragedia che ha colpito il cuore dell’Italia non si può dimenticare. Il dramma vissuto da Amatrice, dove il centro storico non esiste più, Pescara del Tronto, quasi rasa al suolo, Accumuli diventato un paese fantasma e Arquata ricoperta dalle macerie è stato un po’ il dramma di tutti. Troppo forte l’urlo di dolore delle persone in quel terribile terremoto del 24 agosto avevano perso tutto per non ascoltarlo. E così il sindaco di Lecce, Paolo Perrone di comune accordo con il comitato festa aveva deciso di chiudere i festeggiamenti in onore dei Santi patroni della città, Oronzo, Giusto e Fortunato, senza i tradizionali fuochi d’artificio, che da sempre rappresentano l’attrazione più attesa da leccesi e salentini.
 
«È giusto il silenzio» aveva scritto su Facebook il primo cittadino nel momento in cui aveva reso noto l’annullamento dello spettacolo pirotecnico. Di più, nel post aveva annunciato che la somma che sarebbe servita all’acquisto del materiale pirotecnico sarebbe diventata un piccolo contributo per le popolazioni del centro Italia colpite dal sisma. Così è stato. Proprio oggi, infatti, è stato effettuato un versamento di ottomila euro. E anche in questo caso è stato lo stesso Perrone ad annunciarlo sul social network: «Promessa mantenuta – ha scritto – con il denaro che avremmo dovuto utilizzare per i fuochi d'artificio per Sant’Oronzo  abbiamo aiutato i terremotati».
 
La decisione da parte del primo cittadino era stata presa immediatamente a poche ore dalla notizia della tragedia e ancora una volta il cuore dei salentini ha battuto forte, fortissimo, visto che numerosi sono stati i commenti di approvazione da parte di tutti che hanno applaudito la scelta.
 
Certo, la festa seppur in tono dimesso per rispetto alle vittime e agli sfollati è andata comunque avanti, anche se senza i tradizionali fuochi d’artificio, ma per quelli, ci sarà tempo il prossimo anno.