​Porsche, protesta all’alba dei lavoratori. Malore per un collaudatore in sciopero della fame


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Stanchi di non essere ascoltati i collaudatori del circuito thecnical center gestito da Porsche Engineering, licenziati dopo 20 anni di precariato, tornano a far sentire la loro voce in una manifestazione di protesta andata in scena, questa mattina all’alba, nella pista di Nardò con tanto di striscioni, manifesti e volantini a seguito. In 15hanno provato a far sentire le proprie ragioni, tentando di riaccendere i riflettori sulla vertenza.
  
Erano da poco passate le 5.30 quando i dipendenti – in presidio permanente davanti ai cancelli dell'azienda dallo scorso 29 marzo – hanno alzato l’asticella della protesta ‘disturbando’ l’apertura dei cancelli e ritardando l’inizio delle attività della pista di collaudo. Per uno di loro, un tecnico in sciopero della fame da più di una settimana, è stato necessario l’intervento di un’ambulanza del 118. Colto da un malore, l’uomo è stato trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso.
  
Questo pomeriggio il malcontento si sposterà nel capoluogo barocco. I lavoratori, infatti, hanno convocato un sit-in in viale XXV luglio, ai piedi della Prefettura. La speranza è che siano ricevuti dal Prefetto, Claudio Palomba.
  
Con loro ci saranno anche Salvatore Stasi dei Cobas e Antonio Trevisi, Movimento 5 Stelle che insieme al consigliere Cristian Casili ha depositato una richiesta per l’audizione dell’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone per conoscere le condizioni in cui si trovano attualmente collaudatori e operai che lavorano nel circuito e avere informazioni sui finanziamenti regionali di cui l’azienda ha beneficiato.
  
In fondo, questi lavoratori vogliono “solo” delle risposte, per capire quale sarà la piega che prenderà il loro futuro lavorativo e non solo.