Accertamento fiscale fuori dalla realtà. La Commissione tributaria annulla quanto richiesto ad un centro scommesse salentino


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Un accertamento fiscale sproporzionato e, a detta della Commissione Tributaria provinciale di Bari, ingiusto e non aderente alla piccola realtà di provincia dove è stato fatto pervenire. Così, con sentenza n.3073/11/15, presidente dott. Giuseppe Attimonelli, sono state accolte le doglianze di un’agenzia di scommesse sportive salentina, difesa dall’Avv. Matteo Sances,  che contestava il ricalcolo induttivo dei ricavi  da parte del Fisco ritenendolo palesemente 'fuori dalla realtà'.

I giudici pugliesi nel sancire che “nel diritto tributario … un percorso logico accertativo di tipo induttivo è apprezzabile nella misura in cui consenta di giungere da un dato storico inoppugnabile ad una conseguente affermazione, peraltro di tipo probabilistico ragionevolmente condivisibile, non essendo possibile pervenire da una base induttiva ad una certezza”., hanno sottolineato che “l'Agenzia non ha saputo, o voluto, tenere conto che si tratta di una piccola associazione inserita nella realtà di un minuscolo e sperduto paesino della Provincia di Lecce, laddove il tessuto economico si sviluppa in maniera completamente diversa da quello tipico della realtà di un centro urbano ...”.

Nello specifico, infatti, l’Agenzia delle Dogane e Monopoli aveva desunto dai dati registrati nel totalizzatore nazionale la raccolta media di scommesse avvenute nella provincia di Lecce e, successivamente, aveva rideterminato la base imponibile del contribuente in maniera del tutto forfettaria e senza prendere in considerazione la grandezza del Paese e il numero di abitanti in cui aveva luogo l’attività economica. In soldoni, una piccola realtà – come ce ne sono tante nel Salento – non può certo contare su ricavi pari ad altre realtà territoriali più ampie e quindi è nullo l’accertamento fiscale che non tiene conto del reale contesto economico in cui opera il contribuente.

Ci si augura – ha affermato l’avv. Sances – che queste pronunce possano contribuire a realizzare una maggiore correttezza e trasparenza delle verifiche fiscali”.