Addio Nonno Nino, l’ultra-novantenne che voleva diventare come Primo Carnera


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Se n’è andato cogliendo tutti un po’ di sorpresa, nonostante i suoi 97 anni. Anzi, Giovanni Prima, conosciuto da tutti come Nino, avrebbe soffiato su 98 candeline tra circa un mese. Avevamo tutti fatto il tifo per lui quando, qualche settimana fa, era stato dimesso dall’Ospedale dopo aver superato un piccolo intervento ed anzi il figlio Tommaso, noto per le sue battaglie in favore dei più deboli, aveva gridato al ‘miracolo’ quando aveva visto la rapidità con cui il padre quasi centenario tornava a difendersi dimostrando tutta la sua voglia di vivere.
  
Quella voglia di vivere che lo aveva reso famoso per essersi recato alle urne di buon mattino nel giorno delle elezioni regionali. Si era presentato, quando non erano nemmeno scattate le 7.00 al seggio numero 4 della scuola elementare di via Gaetano Brunetti, per esprimere il suo voto e perché non voleva mancare ad un importante appuntamento con la democrazia.
  
Ma non è l’unico aneddoto del nonnino di Trepuzzi, classe 1919, con alle spalle una seconda Guerra mondiale combattuta in prima linea, che conosciamo. Battagliero come sempre, aveva espresso il desiderio di poter indossare ancora i guantoni da boxe e tornare in una vera e propria palestra.
  
Erano in tanti a chiamare scherzosamente Nonno Nino «Primo Carnera» proprio per quella passione per il pugilato che lo rendeva così simile al gigante buono campione del mondo dei pesi massimi.
  
Lui che aveva chiesto al rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara di poter incontrare gli studenti per raccontare come si viveva anzi si sopravviveva negli anni ‘20-’30, di come durante la seconda guerra Mondiale avrebbe avrebbe salvato tanti suoi commilitoni dalla morte certa.
  
Se n’è andato così, con il suo sorriso bonario. La nostra redazione si stringe intorno al dolore che ha colpito il figli Tommaso e le sorelle Annamaria e Daniela e i nopoti Vincenzo e Ilaria.