“Mi formo e lavoro”, un crash del sistema esclude dal bando centinaia di disoccupati


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Esclusi per un crash del sistema. L’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori (Adoc) ha ascoltato centinaia di segnalazioni riguardo al problema tecnico del portale “sistema.puglia.it”. Nello scorso novembre, l’errore del portale ha impedito a molti utenti di presentare la domanda entro i termini previsti dal bando “Mi formo e lavoro”, indetto da numerosi enti.

A pagarne le conseguenze sono stati i cittadini che si sono visti esclusi pur avendo presentato domanda nella stessa giornata, ma oltre l’orario di scadenza. Come si legge nella nota a firma del Presidente Alessandro Presicce, per il momento la Regione sembra voler accettare solo le istanze ricevute poco dopo l’orario di scadenza indicato nel progetto. Un range troppo ristretto che taglia fuori molti disoccupati.

“Mi formo e lavoro” è un progetto interessante, focalizzato su l’accrescimento di competenze da parte dei cittadini pugliesi con lo scopo di collegare offerta formativa ad accompagnamento al mondo del lavoro. Ma per gli ‘esclusi’ “si è rivelato una vera utopia, considerando che, sin dalle prime ore, il sistema ha subito un enorme sovraccarico” riporta l’Adoc.

Una situazione di enorme disagio, secondo l’Associazione, per dei soggetti in una situazione già svantaggiata che non dovrebbero subire le conseguenze di un blocco del sistema, evidentemente fuori dal loro controllo. “Non si può quindi sottacere tale situazione per dei soggetti disoccupati che avevano ed hanno, quotidianamente, urgente bisogno di lavorare e beneficiare di tali iniziative. Per questi motivi, l’Adoc di Lecce si fa portavoce delle censure mosse dai cittadini al fine di garantire a tutti i potenziali fruitori la reale possibilità di partecipare al bando di formazione”.

“Stiamo contattando gli uffici della  Regione Puglia, ed in particolare l’ufficio dell’assessorato alla formazione, affinché possa accettare le richieste di tutti coloro che nella giornata di scadenza della  presentazione delle domande hanno tentato di inoltrarle e partecipare al bando, e quindi possano esservi ammessi onde evitare che il problema tecnico di un  portale telematico possa avere conseguenze negative su soggetti meritevoli di tutela, soprattutto cittadini più deboli economicamente”, concludono