Aggressione a Gallipoli, associazione LeA ‘presto una legge contro l’omo-transfobia’


Condividi su

Non è stato soltanto un nuovo caso di violenza quello che si è verificato a Gallipoli nei pressi di una discoteca, ma ha dei connotati anche più complessi. Parliamo dell’ aggressione avvenuta la notte di venerdì nella città jonica, nei pressi di una nota discoteca del posto.

La vittima dell’atto è stato un ragazzo leccese, Luigi Lezzi, che ha denunciato quanto accaduto direttamente su facebook, pubblicando tanto di foto delle lesioni subite al capo e ad un orecchio.

Così come hanno battuto anche le agenzie di stampa, il ragazzo è stato picchiato a sangue da due turisti – ai quali si sono sarebbero aggiunti anche alcuni parcheggiatori abusivi – perchè intervenuto in difesa di due trans che erano stati insultati. Il giovane è stato giudicato guaribile in 10 giorni per aver riportato escoriazioni, lividi alla testa e il lobo di un orecchio quasi staccato da un morso.

Non appena la notizia è diventata pubblica, subito è intervenuta l’associzione LeA – apertamente e liberamente. “La vittima è stata insultata e picchiata solo perché intratteneva una chiacchierata con due persone transessuali: una scena sotto gli occhi di tutti che non ha visto però l’intervento delle forze dell’ordine – si legge in una nota – Riteniamo gravissimi episodi del genere e ancor più grave è il fatto che oltre alla violenza fisica e verbale, alcuni individui si arroghino il diritto di ritenere le persone della comunità LGBT non degne persino di parlare con qualcuno, pena l'aggressione”.

Insomma, l’associazione manifesta la propria solidarietà alle vittime fisiche e morali di questo episodio, e rinnova l’ invito “a denunciare o ad intervenire qualora si dovesse assistere ad episodi di violenza; riteniamo, inoltre, sempre più urgente l'approvazione di una legge contro l'omo-transfobia, un fenomeno ormai troppo dilagante nel nostro Paese”.