Medico e infermiere aggrediti da un paziente, accade al Centro di Salute Mentale. La denuncia dell’Opi


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Questa volta, a fare da sfondo all’ennesimo spiacevole episodio è il Centro di Salute Mentale di piazza Bottazzi. È qui che sarebbe andata in scena un’aggressione “inqualificabile e violenta”, come l’ha definita il presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Lecce, Marcello Antonazzo, che ha raccontato l’accaduto.

Qualche giorno fa, il 28 marzo, un paziente di 25 anni, particolarmente agitato, avrebbe cominciato a dare pugni, calci e morsi al personale sanitario. Per quei «futili motivi» che spiegano poco e non giustificano mai le mani.

A nulla sono valsi i tentativi di chi era in servizio in quel momento per calmare il giovane, sempre più ingestibile. Alla fine i sanitari, l’infermiere e il Medico coinvolti nella baruffa hanno dovuto ricorrere al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Vito Fazzi” per le cure del caso.

«Casi del genere sono quasi all’ordine del giorno ed in particolare presso il Centro di Salute Mentale lo stress e la paura in cui vivono gli infermieri sono veramente alti» si legge nella nota dell’Opi che chiederà, al più presto, alla ASL di Lecce di cercare delle “soluzioni operative” che riducano al minimo gli episodi di violenza e garantiscano la sicurezza di professionisti sanitari e cittadini. Per l’Ordine è giunto il momento di invertire la tendenza e spezzare quella catena di violenze che questi episodi, sempre più frequenti, stanno creando.

«È veramente assurdo che il personale sanitario debba trovarsi in situazioni di pericolo mentre svolge il proprio lavoro» continua il Presidente Antonazzo che, a nome di tutti, condanna l’accaduto. «Tutto ciò – conclude –  lede la dignità del personale infermieristico, rendendo più complicato e difficoltoso lo svolgimento di  un pubblico servizio. Quest’Ordine è vicino a tutti i Colleghi che esercitano nel Dipartimento di Salute Mentale».