"Ha causato gravi danni alle piante e alberi negli Stati Uniti e in Europa meridionale e ora si teme si stia dirigendo". Inizia così un articolo del popolare quotidiano "The Guardian" che dunque lancia l'allerta xylella, o meglio, la xylella-fobia anche in Gran Bretagna. Negli esordi della notizia si arriva addirittura a dire nel il Regno Unito è allarme rosso per i segnali che la patologia starebbe portando nel paese. E la storia parte dagli uliveti nostrani dove si ricorda che una sottospecie di Xylella, da circa tre anni a questa parte, avrebbe infestato le nostre campagne. Da allora è stato rilevato il patogeno anche nel sud della Francia, dove ha distrutto viti e piante di lavanda, e in Corsica. Ed ancora che la Xylella fastidiosa è stata trovata anche in Nord e Sud America, dove è comunemente indicato come "falso malattia della pesca" causando gravi danni agli agrumi e piantagioni di caffè. Nel New Jersey ha attaccato più di un terzo degli alberi urbani dello Stato.
Secondo le linee guida emesse dal Dipartimento per l'Ambiente, Food and Rural Affairs (Defra), la Xylella ha già infettato querce e aceri, Hebe (un arbusto sempreverde), lavanda e rosmarino. Essa si traduce in sintomi multipli, tra cui appassimento, rinsecchimento, ritardo della crescita e bruciature delle foglie. Raoul Curtis-Machin, direttore del Horticultural Trades Association – l'organismo che rappresenta i produttori e paesaggisti del Regno Unito – riferisce che era stato si pensò che la Xylella non potesse sopravvivere nel Regno Unito, a causa del clima."Ma lo scorso autunno l'Agenzia degli animali e piante ha scoperto un nuovo ceppo, che è freddo-resistente, in Corsica e in Francia – sostiene – e si sta avvicinando molto alla Gran Bretagna. Quello che ci ha allarmato è che è molto difficile da individuare e che colpisce una lista enorme di diverse piante ospiti. La lista è così grande che l'UE si è fermato nella pubblicazione di una lista [cartacea] per pubblicarla solo online ".
A differenza di molte malattie delle piante, la Xylella ha il potenziale di infettare molteplici specie. Curtis-Machin ha effettuato i confronti con i virus influenzali che colpiscono gli esseri umani che possono mutare.
"Come le influenze e raffreddori, è in continua evoluzione. Essa colpisce gli alberi, arbusti, piante erbacee come lavanda, rosmarino, alloro. Alla luce di tanto, Curtis-Machin fa anche accenno all'introduzione di un passaporto europeo delle piante. Questa è solo una parte dell'inchiesta apparsa sul giornale britannico”, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il spera che l'articolo in questione non costituisca una sorta di deterrente per frenare il mercato delle piante che provengono dai vivai di Puglia e d'Italia imponendo ulteriori misure restrittive a livello europeo che si aggiungerebbero a quelle che stanno già danneggiando l'intera economia florovivaistica del sud Italia.