Non si fa attendere l’appello del sindaco del capoluogo salentino Carlo Salvemini a usare prudenza e ad evitare feste, iniziative e raduni di vario genere. Sono giorni delicati, infatti, in cui senso civico e responsabilità sono assolutamente necessari per contenere l’avanzata del coronavirus anche in Salento. Trascorsi pochi giorni dalla decisione di chiudere le scuole e le università, tanti ragazzi sono a casa in via del tutto precauzionale, per evitare ulteriori rischi di contagio esteso.
“Ci giungono numerose segnalazioni di iniziative che “comportano affollamenti di persone in luoghi chiusi tali da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”; che – come noto – ai sensi dell’art. 1 del DPCM del 4 marzo sono sospese. In questi giorni stiamo promuovendo la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie per contenere la diffusione del contagio. Esse – per essere efficaci – richiedono la responsabile collaborazione di tutti”.
Ad oggi, dunque, il distanziamento sociale sembra l’unico vero e proprio accorgimento che funziona contro la diffusione del covid-19 e la soglia di attenzione sembra alzarsi sempre di più. Agli agenti di Polizia Locale infatti, fa sapere il sindaco di Lecce, tocca il compito di sensibilizzare tutti al rispetto delle misure di contrasto e di contenimento del virus. “È un’attività che ha lo scopo di fare sentire ciascuno responsabile col proprio comportamento della salute di tutti. E che solo in casi estremi di irresponsabile indifferenza prevedrà l’applicazione dell’articolo 650 del codice penale, per mancato rispetto delle misure di contenimento previste nel decreto”.
Niente feste, niente “100 giorni all’esame”
Non sono mancate poi le raccomandazioni rivolte direttamente agli studenti a casa che in questi giorni, in assenza di attività didattica in aula, potrebbero sfruttare il tempo libero per incontrarsi e radunarsi. “Colgo questa occasione per rivolgermi agli studenti delle scuole superiori che hanno l’abitudine di festeggiare i “100 giorni” che mancano all’esame di maturità. O che stanno organizzando – in queste giornate di sospensione dell’attività didattica – affollati momenti conviviali di incontro. Data l’eccezionalità della situazione che stiamo vivendo vi esorto ad annullarle anche se previste in abitazioni private.
Mi appello al vostro senso di responsabilità – e a quello dei vostri genitori – perché è evidente che le forze di polizia non sono nelle condizioni di poter monitorare l’attuazione delle misure previste anche all’interno delle case di ciascuno. Grazie a tutti per la collaborazione. Andiamo avanti, uniti”.