Area Marina Protetta “Capo d’Otranto – Capo di Leuca”, le proposte di ConfMare Lecce per tutelare l’ambiente


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Si è tenuto presso il Comune di Castrignano del Capo un incontro istituzionale dedicato alla proposta di perimetrazione e zonazione della futura Area Marina Protetta “Capo d’Otranto – Grotte Zinzulusa e Romanelli – Capo di Leuca”.

All’evento hanno partecipato Francesco Petracca, Sindaco di Castrignano del Capo; Gianfranco Melcarne, Sindaco di Gagliano del Capo; Oronzino Papa, Assessore al Demanio; Maurizio Maglio, Presidente Confcommercio Lecce e Vicepresidente della Camera di Commercio di Lecce e Isacco Margarito, Presidente ConfMare Lecce

Durante l’incontro, ConfMare Lecce ha illustrato le proprie osservazioni tecniche con particolare riferimento alle attività fondamentali per l’economia del mare salentino come: Navigazione a motore dove ha evidenziato la necessità di istituire un sistema di autorizzazioni e regolamentazioni chiaro, proporzionato e non discriminatorio, che tenga conto della capacità di ormeggio effettiva dei porti, in particolare del Porto Turistico di Santa Maria di Leuca, evitando limiti non commisurati al numero effettivo di unità operative; attività di noleggio, locazione di unità da diporto e motonavi per trasporto passeggeri dove si sottolinea l’importanza di salvaguardare le imprese già operanti nel settore del turismo nautico, garantendo la continuità di chi da anni svolge attività autorizzate e riconosciute. Si propone che le autorizzazioni e i contingenti di accesso siano “bunkerati” a favore delle imprese esistenti, evitando limiti penalizzanti per chi ha investito nel territorio e opera nel rispetto delle normative vigenti. Le attività di noleggio, locazione, trasporto passeggeri e visite guidate devono essere riconosciute come servizi di interesse pubblico locale; ruolo dell’Ente Gestore in cui si è ribadito che l’Ente Gestore dell’Area Marina Protetta dovrà mantenere un ruolo esclusivamente amministrativo, tecnico e di vigilanza ambientale e non dovrà in alcun modo costituire o gestire attività economiche in concorrenza diretta con gli operatori locali. Deve essere esclusa ogni forma di gestione diretta di servizi turistici, di trasporto passeggeri o di fruizione con mezzi propri, per evitare conflitti d’interesse e garantire parità di condizioni e libera concorrenza tra le imprese del comparto.

L’incontro si è concluso con una volontà condivisa di dialogo e collaborazione tra istituzioni e rappresentanti del settore, per costruire un percorso di tutela ambientale equilibrato e una valorizzazione sostenibile delle attività economiche legate al mare.