Il caldo torrido è arrivato e i primi a soffrire le altre temperature sono tutti quei lavoratori che lavorano all’aperto, operai impegnati su lavori stradali, idrici e del gas, sui tetti e nelle cave, tra impalcature e cavi.
“Tanti lavoratori sono preoccupati, ci segnalano situazioni di allarme – scrive in una nota la Fillea Cgil di Lecce -. Serve uno sforzo comune per consentire loro di lavorare salvaguardando salute e sicurezza. Purtroppo in questo periodo molte aziende hanno fretta di chiudere i cantieri per consegnare le opere. Una molteplicità di motivazioni, dall’approssimarsi della scadenza della fruizione dei bonus edilizi all’aumento dei volumi di traffico veicolare, sono alla base di questo bisogno di velocizzare i lavori, che come sempre si scarica sulle spalle di una platea di lavoratori dall’età media sempre più avanzata, quindi sempre meno capace di sopportare temperature estreme”.
Proprio per questo il sindacato degli edile della Cgil nelle prossime settimane, e per tutto il periodo estivo, intensificherà la presenza nei cantieri per informare i lavoratori su come intervenire in caso di colpi di calore e su come prevenirli.
“Far rispettare le pause, garantire ambienti salubri e, se la temperatura reale o percepita raggiunge o supera i 35°, ricorrere agli strumenti di sostegno al reddito previsti come la cassa integrazione: sono tutti accorgimenti rispetto ai quali l’attenzione del datore di lavoro deve essere massima”, dice Luca Toma, segretario generale della Fillea Cgil Lecce, che invita le aziende ad adottare tutte le misure per prevenire i rischi sulla salute degli operai.