Asl Lecce, 47 milioni di euro per 1155 assunzioni a concorso


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47.8 milioni di euro per un totale di 1155 posti di lavoro, sono questi i numeri del nuovo piano di assunzioni approvato lo scorso 7 dicembre dalla Direzione Strategica della Asl di Lecce che, così come previsto dalla delibera regionale 1072 del luglio 2016, rientrano nei limiti di spesa autorizzati dall’assessorato regionale alle Politiche per la Salute.

L’operazione riguarderà più figure tra cui medici, infermieri professionali, tecnici, oss e dirigenti che saranno inquadrati attraverso concorsi il cui scopo principale è quello di ridurre quanto più possibile gli attuali contratti a tempo determinato con ingaggi a tempo indeterminato che vedranno interessate 525 unità nel solo 2016, 282 nel 2017 e 348 nel 2018.

“La Direzione strategica della Asl sta compiendo uno sforzo economico e organizzativo importante del quale ringrazio il direttore sanitario Antonio Sanguedolce, il direttore amministrativo Antonio Pastore e tutti i miei collaboratori, oltre a raccogliere con determinazione la sfida di una sanità che cambia volto ed esigenze con molta rapidità”. È quanto dichiarato dal direttore generale Silvana Melli che ha, poi, aggiunto come, questo progetto, dopo anni in cui non si sbloccavano concorsi con tali numeri “darà un respiro più ampio alla Sanità del Salento ma avrà anche un impatto socio-economico notevole. Dare occupazione stabile a tempo indeterminato, in tempi di precarietà diffusa, è di per sé un atto di responsabilità, se non di coraggio”.

Fra gli scopi che Asl Lecce si prefigge di raggiungere, oltre a un miglioramento della qualità stessa del lavoro del personale sanitario, c’è sicuramente un maggior potenziamento del settore riguardante le emergenze e le urgenze nonché l’attivazione di servizi inerenti le nuove necessità, a partire dal reparto di chirurgia vascolare del ‘Vito Fazzi’ di Lecce, lo STEN (il Sistema di Trasporto Neonatale per cui l’azienda sanitaria salentina funge da hub anche per Taranto e Brindisi), il reparto psichiatrico della Casa Circondariale del comune capoluogo che, una volta attivato, risulterà essere il più grande del Paese e il CAT (Centro Territoriale per l’Autismo).
 
Luca Nigro