La Asl di Lecce ‘chiama’ 80 nuovi medici di famiglia. Molti under 40


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I medici di famiglia sono in prima linea in questa “battaglia” contro il coronavirus. Sono il punto di riferimento per i semplici cittadini che hanno paura e che vogliono sapere di più sul covid-19 e per i pazienti che presentano ‘sintomi sospetti’. Come ‘sentinelle’ hanno il compito di effettuare il ‘triage’ telefonico per evitare ‘assalti’ agli ambulatori o al Pronto soccorso e contenere il pericolo di contagio. Anche per questo è importante la decisione della Asl di Lecce che ha coperto le carenze di medici di medicina generale nei comuni sguarniti, assegnando un nuovo medico a 80 zone carenti su 81 disponibili.

I nuovi medici avranno a disposizione 90 giorni per aprire il proprio ambulatorio, scegliendo, se lo vorranno, di crearlo ex novo o di aderire ad una delle forme associative previste dall’Accordo collettivo nazionale di categoria e già costituite.

Soddisfatto per l’obiettivo raggiunto il dott. Cosimo Dimastrogiovanni, Dirigente della Unità Operativa Gestione Rapporti Convenzionali, che ha curato l’intera procedura che ha voluto sottolineare come i lavori siano si sono svolti in maniera ordinata e senza contestazione alcuna, nonostante l’elevato numero di partecipanti e la rilevanza della procedura. Anche per questo ha voluto pubblicamente ringraziare le organizzazioni sindacali di categoria presenti.

Soddisfazione è stata espressa anche dal Direttore Generale Rodolfo Rollo che ha voluto ricordare che l’immissione di energie giovani – due terzi degli assegnatari sono under 40 –  e competenti nel circuito della Medicina Generale, in piena emergenza coronavirus, rafforza la presenza delle istituzioni sanitarie in maniera capillare sul territorio salentino a vantaggio dell’intera popolazione.