A fare la spesa, dal parrucchiere o in giro al mare e in città. Delirio prima della zona rossa


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Lunedì scatterà la zona rossa con regole simili a quelle del primo lockdown. Si potrà uscire sono per tre motivi – salute, lavoro e necessità – e giustificando lo spostamento sull’autocertificazione che, durante la prima ondata, è stata indispensabile come il cellulare o la borsa. Qualcosa però è cambiato e non solo il virus che non le sue “varianti” sta rendendo più difficile la battaglia: le persone hanno voglia di “vivere”, di tornare alla normalità. E lo dimostra il fatto che sembra essere un weekend di primavera con il sole e la gente in strada. C’è chi è andato dal parrucchiere, chi al supermercato per fare una scorta non necessaria dato che non chiuderanno e chi ha scelto la capatina al mare (o in città) prima di ritrovarsi chiusi in casa. Lecce era piena, Gallipoli idem, le marine di Nardò anche e questo nonostante gli appelli al buon senso.

Salvemini: “troppe leggerezze”

Il primo cittadino del capoluogo barocco ha affidato al suo profilo Facebook il disappunto. Gli inviti a restare a casa, a comportarsi come se le restrizioni fossero già valide sono tutti caduti nel vuoto. «Ci si chiede come mai sia necessario adottare provvedimenti restrittivi, chiusure temporanee di attività commerciali, inibire spostamenti tra Comuni. È perché gli appelli rivolti dalle istituzioni in momenti come quello che stiamo vivendo – provate a chiedere a chi lavora presso il nostro Dea per avere conferma di quanto sia drammatica la situazione negli ospedali – non bastano» si legge nel post.

I contagi in aumento (in città come in provincia) non sono “bastati” a convincere tutti ad usare la prudenza tant’è che, fin dal pomeriggio, strade e piazze si sono “animate”, un fenomeno che si è registrato in maniera simile in tantissime città italiane.

Ma un conto è uscire per acquistare qualcosa nei negozi che abbasseranno le saracinesche, un altro è divertirsi. «Non posso ignorare quanti hanno inteso questo sabato come l’occasione per un’ultima uscita senza pensieri prima della chiusura e biasimarne il comportamento. Le misure stringenti, come le zone rosse, si rendono indispensabili anche a fronte di questo genere di leggerezze. Dobbiamo renderci conto che stiamo percorrendo l’ultimo miglio. Non dobbiamo perdere la calma e la concentrazione e tra pochi mesi – grazie al piano vaccinale, tra l’altro annunciatodal Gen. Figliuolo – potremo finalmente rivedere la luce in sicurezza» ha concluso Salvemini.

Chissà oggi cosa accadrà, complice anche il bel tempo. Invitare le persone a restare a casa non servirà a nulla. E allora buona ultima domenica gialla, sperando di non pagare il conto nei prossimi giorni.