Efficiente, moderna e a misura di paziente. Queste le caratteristiche dell'assistenza domiciliare integrata inserita all'interno di un accordo di programma tra ASL Lecce assime ad i suoi dieci distretti socio sanitari. Grazie all'innovazione tecnologica assicurata dalla piattaforma web "Resettami" infatti – presentata stamattina presso la direzione sanitaria di via Miglietta – i dialoghi con i rispettivi Ambiti Sociali parleranno finalmente "la stessa lingua". Saranno uniformi i processi, i percorsi, l'organizzazione e l'erogazione di servizi "ritagliati" su bisogni individuali alle persone: anziani, disabili, pazienti cronici, disabili, pazienti e, in generale, soggetti fragili. Con un punto di contatto fisico e un percorso operativo e codificato rappresentati dalla PUA (Porta Unica d'Accesso), collegata sul territorio ai Segretariati Sociali dei Comuni e preente in ognuna dei dieci distretti, sarà il riferimento primario, collettore di flussi ed attività, rispetto all'accesso e alla fruizione del servizio ADI da parte dei cittadini utenti.
Progetto impegnativo, ma lodevole, di integrazione socio-sanitaria in chiave digitale presentato dalla ASL Lecce e che, di fatto, riorganizzerà e ammodernerà l'intero sistema dell'Assistenza Domiciliare Integrata del territorio salentino, allineandolo con gli obiettivi di miglioramento dell'offerta sanitaria e socio sanitaria regolamentata dalla Regione Puglia. Partendo dalla necessità di rimettere ordine ai diversi scenari organizzatibvi ed operativi stratificatisi nel tempo, l'Accordo di Programma punta a standardizzare il processo di erogazione dell'ADI, dal 1° livello sino al più complesso 3° livello. Traguardo raggiungibile in virtù dei percorsi integrati e di tecnologie all'avanguardia, frutto del lavoro svolto a valle dell'accordo del 12 dicembre scorso, fortemente voluto dal Governatore Emiliano e condiviso con sindacati e Ambiti sociali per superare le criticità.
"Un percorso corale – quello definito da Silvana Melli, direttore generale ASL Lecce – con il quale raccogliamo la sfida dell'innovazione nei processi di integrazione socio-sanitaria e realizza concretamente gli obiettivi fissati dal presidente della Regione Puglia insieme alle parti sociali. Stiamo realizzando un disegno più ampio che riguarda da un lato l'evoluzione dell'assistenza domiciliare, dall'altro un'integrazione più forte con gli Ambiti di Zona, nell'ottica di una concreta integrazione socio sanitaria tra Distretti e Comuni, nel rispetto delle proprie competenze ma operando in modo integrato, omogeneo e, soprattutto, efficace ed efficiente". "Il collante di questo nuovo modello sta nella sinergia tra Ambiti, Distretti ed Organizzazioni Sindacali con l'obiettivo di enfatizzare il ruolo strategico delle politiche sociali e dei servizi di cura come fattore di sviluppo, in un'ottica di investimento e non di costo". L'obiettivo finale è semplice: "Ottenere un complessivo miglioramento nella qualità dell'erogazione – conclude – attraverso un processo di ottimizzazione delle risorse umane e strumentali".
Semplificazione dell'accesso dei cittadini attraverso una Porta Unica di Accesso informatizzata; rivisitazione dei procedimenti e dei processi in ottica digitale; utilizzo di una piattaforma digitale unica che realizzi un sistema di risposta a misura di cittadino. Quest'ultimo potrà dunque disporre di un servizio più vicino alle proprie necessità e alle istituzioni coinvolte, velocizzando le risposte ai bisogni con fragilità utilizzando strumenti condivisi e uniformi.
Nell'accordo di Programma, inoltre, sono scritti nero su bianco i rispettivi impegni.