Il compito di Babbo Natale è quello di consegnare i doni a tutti i bambini. Anche a quelli che non sono a casa, ma ricoverati in Ospedale. Quello “piombato” questa mattina nell’Unità Operativa di Pediatria e di Chirurgia pediatrica del “Vito Fazzi” calandosi dal tetto non ha avuto paura né della pioggia, né delle basse temperature.
Il maltempo, non gli ha impedito di regalare un sorriso a tutti i piccoli ospiti grazie all’aiuto di aiutanti speciali: i super eroi dei fumetti Spider Man, Iron Man, Hulk e Flash e i volontari dell’Associazione «Cuore e mani aperte verso chi soffre» che ha organizzato la “sorpresa” insieme al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecce, guidato dal comandante Giuseppe Bennardo.
Per Il terzo anno consecutivo, il Natale ha fatto irruzione nel Fazzi tra lo stupore dei bambini che hanno ricevuto un piccolo dono e un po’ anche dei loro genitori.
«Per l’ennesimo anno ringrazio Don Gianni, Franco e gli amici dei Vigili del Fuoco per questa bellissima iniziativa che ormai è diventata una tradizione per la nostra Pediatria. Per i bambini che stupiti hanno visto scendere Babbo Natale, è stata un’emozione bellissima. Un bel momento soprattutto perché alcuni sono ricoverati da diversi giorni» ha dichiarato Pietro Caprio, direttore responsabile dell’Unità Operativa di Pediatria.
«Ringrazio la Direzione Sanitaria del P.O. “Vito Fazzi” di Lecce e i direttori responsabili di Pediatria e Chirurgia Pediatrica che accolgono con molta disponibilità le nostre iniziative. L’umanizzazione degli ambienti di cura costituisce un’attenzione che migliora l’ospedalizzazione, soprattutto del paziente pediatrico, con benefici evidenti» ha commentato Don Gianni Mattia, cappellano del Fazzi e presidente dell’Associazione Cuore e mani aperte verso chi soffre.

«Abbiamo regalato qualche minuto di distrazione dalla routine degli esami e del ricovero e abbiamo consentito, grazie alla professionalità dei Vigili del Fuoco di Lecce, di vivere un momento di gioia e stupore. È stato come far vivere una favola in un contesto che solitamente evoca ben altri pensieri»