Immaginiamo che un turista, magari anche straniero, arrivi per la prima volta nel Salento sperando di trovare esattamente quei paesaggi incontaminati e mozzafiato immortalati sulle più rinomate riviste del settore. E che il desiderio di ammirare con i propri occhi il blu del cielo e del mare o il giallo della sabbia o del barocco leccese lo abbia spinto a fare i bagagli per scoprire di persona quanto sia bello il profondo Sud. E immaginiamo che ad accoglierlo e a guidarlo sul territorio non sia soltanto la segnaletica stradale che indica i monumenti da visitare, le spiagge più alla moda da frequentare o i comuni più caratteristici da fotografare, ma che ci siano anche dei cartelli che indichino le zone colpite dalla Xylella fastidiosa, quasi che il batterio killer che ha condannato a morte centinaia e centinaia di ulivi secolari nel Salento sia ‘meritevole’ di ricevere la stessa visibilità della chiesa di Santa Croce a Lecce o della Cattedrale di Otranto.
Sembra una ‘barzelletta’ che non fa ridere, anzi un incubo ad occhi aperti che non può realizzarsi e contro cui bisogna immediatamente agire. Che la Comunità Europea voglia normare tutto è un dato di fatto, spesso comico, che ha fatto la fortuna di tanti movimenti antieuropeisti – dalla lunghezza della zucchina al diametro delle maglie delle reti da pesca – ma che adesso si metta anche ad indicare quello che per gli agricoltori, i vivaisti e i salentini in generale è un vero e proprio dramma ha dell’assurdo.
Che finalità può avere una segnaletica che indichi dove si trovano le campagne colpite dal patogeno da quarantena? Servirebbe forse a contenere o addirittura a contrastare il batterio che sta provocando tanti danni agli ulivi salentini? A chiederselo è anche il consigliere regionale eletto tra le fila del Pd, Ernesto Abaterusso.
«Qualcuno – si legge nel comunicato stampa a firma del politico – dica ai burocrati di Bruxelles che l’infezione è una cosa seria e che per debellarla c’è l'impegno di decine di scienziati che stanno studiando e sperimentando nei loro laboratori collegati con le istituzioni scientifiche più prestigiose».
Insomma, secondo Abaterusso con la decisione che impone misure, come quelle della segnaletica, che sono assurde, ridicole e più fastidiose della Xylella stessa, l’Europa, i suoi uffici, le sue strutture mostrano tutta la loro schizofrenia. «Ecco perché – conclude la nota – al Presidente Emiliano, anche nell’imminenza della proclamazione dei Consiglieri, chiedo – e lo farò formalmente con una interrogazione – di intervenire presso gli uffici europei per cancellare la stupidaggine della segnaletica come se il Salento fosse un lazzaretto; e di attivarsi presso il ministro Martina perché si rinsaldi la collaborazione Regione-Governo. Un punto deve essere chiaro: la lotta alla Xylella e il sostegno agli agricoltori sono la priorità per la legislatura che si apre. E tutti siamo messi alla prova».