«Il volto è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese». Con queste parole, il Comandante Generale dei Carabinieri, Giovanni Nistri ha presentato il Calendario storico dell’Arma 2019, diventato edizione dopo edizione un oggetto di culto, come dimostra anche la tiratura che sfiora il milione e mezzo di copie.
I 54 luoghi, tra monumenti, siti e paesaggi, dichiarati Patrimonio mondiale dell’Umanità che fanno dell’Italia il primo paese al mondo per “bellezze” protette sono stati inseriti nel calendario «con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola». Nessun’altra nazione ne possiede così tanti (solo la Cina tiene il passo). “Disegni” che si fondono con i volti degli uomini in divisa delle diverse specialità dell’Arma, dando vita alle tavole, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo. «Si fondono nell’insieme – ha spiegato il Comandante Nitti – perché noi siamo e ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso come identità nazionale».
Le pagine del prodotto editoriale, presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro degli italiani, sono un dipinto. «Se l’Italia è il quadro – scrive il comandante generale dei carabinieri nel presentare il calendario – siamo lieti di farne la cornice. La cornice esalta la bellezza di un quadro e al tempo stesso contribuisce a preservarla.Noi Carabinieri, per dare un senso alla nostra missione, non potremmo chiedere di più».
La presentazione, come tradizione vuole, è avvenuta in contemporanea, quindi anche al Comando Provinciale di Lecce, in via Lupiae. Ad illustrare i mesi dell’anno alla stampa è stato il maggiore Paolo Nichilo, comandante del Comandante del Nucleo Investigativo.
«Questa edizione – ha dichiarato – è stata pensata per la ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente, dei 50 anni dalla nascita dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale». A loro è dedicato il mese di Gennaio. Il volto di un «casco blu della cultura» si fonde con le incisioni rupestri della Valcamonica che nel 1979 sono inserite tra i siti da tutelare.
A fare da sfondo ci sono anche le immagini del Centro Storico di San Geminiano, della Chiesa e del convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie, del Cenacolo di Leonardo da Vinci e di Piazza del Duomo a Pisa.
Febbraio è dedicato all’attività investigativa, nata nel 1974 da un’intuizione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa come “Nucleo Speciale di polizia Giudiziaria”. Fa da sfondo, tra gli altri, la bellissima Matera.
Marzo, invece, ospita le Forze Speciali. Il volto di un Operatore GIS, coperto da passamontagna, si fonde con gli altri siti Unesco. Casuale (o forse no) è la presenza di Castel del Monte, a Trani, città del primo intervento del Gruppo di Intervento Speciale, chiamato a sedare la rivolta nel supercarcere di Trani.
Aprile, invece, è dedicato al Pronto Intervento e Radiomobile. Oggi siamo abituati a comporre il 112, ma fino al 1980 non esisteva un numero di emergenza. Sulla tavola è disegnato il volto rassicurante del “Carabiniere della Radiomobile”, che fa da sfondo ai siti Unesco tra cui le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata.
A Maggio è il volto di un Corazziere a rappresentare i Reparti per Specifiche Esigenze. Giugno è dedicato all’Organizzazione Speciale dell’Arma, rappresentato da una donna del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientiche (RaCIS), impegnata in una meticolosa ricerca. Inconfondibile, tra le immagini dei luoghi, la bellissima Piazza Armerina.
Luglio, invece, è dedicato all’Impegno all’estero ed è rappresentato dal volto di un paracadutista del “Tuscania” che fa da sfondo al Centro Storico di Urbino, alle Isole Eolie, al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula e, infine, a Villa Adriana – Tivoli. Agosto è il mese della formazione e dell’addestramento con il volto di un giovane Allievo associato a Villa d’Este – Tivoli, ad Assisi con la Basilica di San Francesco e altri siti Francescani (nella lista dal 2000), alle città tardo-barocche della Val di Noto e di Verona. Settembre è il mese dedicato allo Sport, inteso come sacrificio e impegno. Ottobre è dedcicato alla Linea Mobile, impegnata a mantenere l’ordine pubblico
A ottobre lo sguardo composto e attento di un carabiniere impiegato in ordine pubblico. Novembre, invece, è dedicato alla tutela ambientale con i Forestali. Chiude l’anno la musica. Sulla tavola di dicembre è rappresentato il volto di una donna Carabiniere della Banda musicale dell’Arma.
L’agenda dell’Arma 2019
“I Carabinieri nella letteratura” questo, invece, il tema dell’Agenda Storica 2019 che propone una carrellata di romanzi dedicati ai Carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia con un inserto curato dal Prof. Pietro Sisto. Viene proposta una carrellata di romanzi.
Tra le opere dell’Ottocento si trovano il carme “La rassegna di Novara” di Costantino Nigra, con il verso “usi obbedir tacendo e tacendo morir”, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e il libro Cuore di Edmondo De Amicis. Fra i classici del Novecento si ricordano I Racconti del Maresciallo di Mario Soldati e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia.
Si arriva, infine, ai nostri giorni, con i romanzi di Andrea Camilleri e Gianrico Carofiglio, di Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, dell’ospite Piero Colaprico e di altri ancora.
Beneficienza
La manifestazione è stata l’occasione per presentare altre due opere editoriali: il Calendarietto da tavolo, dedicato alla Via Francigena e alle riserve naturali protette dai carabinieri Forestali e il Planning da tavolo che tratta le Città Italiane Capitali Europee della Cultura. Il ricavato del calendarietto sarà devoluto all’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri e quello del planning all’ospedale pediatrico “Gaslini” di Genova.
«La scelta fatta, donare qualcosa ai nostri orfani e ai bambini curati nella città di Genova, così duramente colpita dal crollo del Ponte Morandi – ha affermato il Comandante Nistri – vuole essere un piccolo segno della nostra attenzione e della nostra solidarietà umana, valore fondante dell’Istituzione. Non si è buoni Carabinieri se non si avverte l’importanza della cultura quale elemento motore del cammino della civiltà umana…Non si è buoni Carabinieri se non si sente forte, quanto il compito di tutelare l’ordine e la sicurezza dei cittadini, il Dovere sacro di aiutare i bisognosi».