Il campione di poker che viene da Maglie


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Quando si pensa alla Puglia vengono alla mente il mare cristallino, i trulli, le coste del Salento, le spiagge dove abbandonarsi al relax. Ma la regione è anche una terra di grandi monumenti e di cultura e ha mille volti da svelare. Uno dei meno conosciuti e di sicuro la passione dei suoi abitanti per i giochi di carte, benché ci siano parecchi campioni che hanno avuto i natali nel territorio. Tra i più brillanti va sicuramente annoverato Giampietro “Catedani” Rizzo, sessantaduenne di Maglie, che ha conquistato alcuni dei trofei più ambiti dai pokeristi italiani, come ad esempio il Main Event Low delle SCOOP.

Non vuole diventare un professionista

L’elemento curioso di Rizzo è che si dedica al poker sportivo per divertimento, senza aver nessun tipo di ambizione a livello professionale. Non ha mai voluto diventare un giocatore per lavoro, anche perché ha già un impiego che gli piace e lo soddisfa, visto che fa il commerciante. Forse anche per questa ragione partecipa alle gare con maggiore leggerezza, senza troppe aspettative o tensioni e quindi ottiene risultati di successo. Chi conosce la sua storia personale, racconta che si è avvicinato al poker con la classica formula delle 5 carte, poi ha scoperto  il Texas Hold’em e ha deciso di partecipare a PokerStars. Era il 2010 e da lì in poi Rizzo ha sperimentato contesti diversi e ha sempre conquistato consensi. Nel suo curriculum da giocatore di poker figurano molti dei tornei della Casa della Picca Rossa come il Morning On Stars e il Sunday Special, ma anche altre gare di prestigio.

La calma è una virtù preziosa

In ogni situazione e gara, Giampietro Rizzo ha dimostrato passione per la sfida che non viene meno neanche quando ci sono da affrontare migliaia di avversari. Come è accaduto nel 2017, nel Main Event Low delle SCOOP, che ha visto 3612 partecipanti contro i quali alla fine il giocatore pugliese ha avuto la meglio. A colpire di Rizzo sono soprattutto l’estrema umiltà con cui si approccia al tavolo verde e la concentrazione: doti preziose, specie quando ci si trova ad affrontare una sfida importante e complicata. Il “mago del poker” è originario di Maglie, un bel centro in provincia di Lecce, dove abita e da dove si sposta – se è necessario – per prendere parte alle sfide anche internazionali che gli vengono proposte o che attirano la sua attenzione.

Un grande sogno da inseguire

Nonostante non sia più giovanissimo, il salentino continua a pensare in grande e condivide con molti altri pokeristi un sogno importante: quello di vincere il Main Event delle WSOP di Las Vegas, il campionato del mondo di poker sportivo. In fondo ci sono già stati degli italiani che lo hanno fatto, come per esempio Max Pescatori, quindi perché non si dovrebbe provare a ripetere la stessa esperienza. Anche il progetto di prendere parte al PokerStars Championship viene accarezzato da Rizzo, che ovviamente spera di riuscire pure a vincere il tavolo finale. Il campione di Maglie ha ambizioni e la voglia di togliersi ancora qualche soddisfazione, anche se continua a considerare il poker sportivo come un divertimento, un modo per trascorrere il tempo mettendosi alla prova con sfide appassionanti.

Buon sangue non mente

Tra la Puglia e il poker, comunque, c’è una relazione abbastanza consolidata. Sui palcoscenici internazionali del gioco sono finiti spesso appassionati che venivano dalla regione del Salento. Ad esempio, Davide Suriano, pokerista che è nato ad Andria ed è entrato a far parte della Top 40 italiani. Oppure Nicola Sasso, che proviene da Bisceglie e ha fatto parlare tanto di sé nel 2013 quando ha vinto il Grand Final dell’Italian Poker Tour dopo aver sconfitto il campione americano David Peters in una sfida all’ultima mano che molti hanno considerato come un piccolo capolavoro nella disciplina del gioco. I nomi che vengono alla memoria degli esperti pensando al gioco e ai tornei fisici sono questi, ma al giorno d’oggi molti giocatori preferiscono giocare su siti sicuri ed importanti sui cui è possibile fare affidamento. Ciò rassicura i giocatori di essere protetti dalle funzioni di sicurezza e, allo stesso tempo, di ottenere la migliore esperienza nel giocare a poker online con avversari di diverso livello. Abbiamo esaminato alcuni operatori italiani e siamo rimasti molto colpiti da uno dei marchi più longevi del settore, che continua a essere molto popolare ed è considerato il miglior sito di poker online del mercato attuale. I giocatori, che utilizzano soprattutto soprannomi virtuali, sono “Salento2009”, un giocatore originario di Martano, che si è distinto con una brillante vittoria agli Italian Championship of Online Poker nel 2017. Oltre a lui, meritano una menzione “Leonisinasce” che viene da Apricena, vicino a Foggia, e “Francesc381”, originario di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari.

L’online garantisce mistero e sicurezza

Rispetto al caso di Rizzo, la loro identità rimane nascosta, meno semplice da decodificare. Non sappiamo se abbiano un negozio o facciano un altro mestiere, non è chiaro se il poker sia un divertimento oppure una professione. Il che fa sorgere dubbi a tanti dei giocatori che rimangono legati alla tradizione. La domanda che sorge spontanea è se valga a pena di trasferirsi a giocare on line, abbandonando i tornei reali o magari portando avanti simultaneamente entrambe le attività. Un dubbio si cui si arrovellano i giocatori, ma che in realtà anima anche la riflessione dei semplici appassionati, che si dedicano al poker solo ogni tanto. Dare una risposta non è semplice, ma di certo si può mettere in evidenza come il gioco on line sia più sicuro di quello tradizionale per certi versi.

Una passione tutta pugliese

Quanto al fatto che in Puglia ci sia un’abbondanza di talenti nel settore del poker, forse non stupisce nemmeno molto, se si considera il numero dei giocatori in Regione. Secondo i numeri forniti dal Libro Blu redatto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel 2019 si scopre che i pugliesi sono tra i giocatori più appassionati. Nella classifica italiana la Puglia occupa il sesto posto assoluto, con una spesa pro capite che nel 2019 è risultata pari a 1.844 euro. Con il particolare che un terzo di questa somma è speso sulle piattaforme online, che hanno un successo ancora maggiore nel Sud Italia dal momento che non esistono casinò. Nel 2019, dunque, la spesa sul web è stata di 711 euro a persona. Un successo che è aumentato durante il periodo del Covid 19, quando tutti erano chiusi in casa e nel dopo pandemia. Nell’arco di pochi mesi il settore online ha guadagnato, in Italia, circa 2,5 miliardi con un aumento del 39 per cento rispetto al passato.