Mancano i dispositivi di protezione per i lavoratori SanitaService, la denuncia di Usb Lecce


Condividi su

Lo tsunami provocato dal Coronavirus, questo nemico invisibile arrivato dalla Cina che ha “stravolto” le abitudini degli italiani e messo a dura prova il sistema sanitario di molte regioni del Nord, è passato in Puglia senza che il piano ospedaliero messo a punto per gestire l’emergenza fosse, nemmeno per un giorno, messo in crisi.

Questo non significa che, nella fase 2 scattata dal 4 maggio, bisogna abbassa la guardia. Come ha spiegato anche Pierluigi Lopalco, l’epidemiologo voluto dal Governatore Michele Emiliano per guidare la task force, in questo momento delicato – in cui il virus non è stato sconfitto, ma bisogna ripartire senza che la curva dei contagi freni la sua discesa e cambi rotta – bisogna mettere in sicurezza gli ospedali e ricercare il virus nella popolazione, spezzando le catene di contagio.

Ma non è facile raggiungere il primo obiettivo senza dispositivi di protezione, l’arma con cui chi lavora nelle strutture sanitarie scende in campo. Spesso, in questi mesi di battaglia contro il Covid19, si è parlato di dpi e la mancanza di queste risorse “indispensabili” è stata una delle “difficoltà” da affrontare e superare.

Anche i lavoratori Sanita Service della Asl di Lecce hanno “protestato” per la mancanza di questi dispositivi. Mancanza che, come denunciato da Usb Lecce, è ancora attuale. Come si legge in una nota, infatti, a distanza di circa tre mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria, i dipendenti continuano a denunciare la carenza dei Dpi e dei kit obbligatori (tute monouso, visiere, mascherine, guanti, calzari, etc.).

«Atteso che il fabbisogno settimanale ammonta a circa 300 kit, per coloro che prestano servizio nei reparti Covid della Asl di Lecce, esclusi i DPI necessari per i servizi Usca (per l’assistenza a domicilio dei malati Covid che non hanno bisogno del ricovero in ospedale) – si legge nella nota a firma di Gianni Palazzo – non si comprende per quale motivo non siano stati preventivati e conseguentemente effettuati i necessari approvvigionamenti».