Carmiano, il Comune ‘taglia’ i servizi: la rabbia di alcuni genitori: ‘si risparmia sul pulmino e la mensa’


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I comuni, grandi e piccoli, devono fare i conti con le casse vuote che rendono un’impresa far quadrare il bilancio e garantire servizi con i pochi soldi a disposizione. Questa sembra essere diventata quasi la normalità per le amministrazioni che devono ricorrere all’ingegno per “soluzioni’ all’ormai cronica mancanza di fondi che colpisce gli enti locali. Le difficoltà sono ancor più ‘sentite’ nelle realtà commissariate, dove i funzionari tocca ai funzionari che hanno preso il posto di chi era stato eletto mettere in ordine.

Ma si possono far quadrare i conti tagliando alcuni servizi ritenuti indispensabili per i cittadini? È la domanda che si stanno ponendo alcuni genitori di Carmiano che, come raccontato, si sono visti togliere il pulmino per le scuole elementari o la mensa per le scuole materne con la motivazione della mancanza di fondi.

«Noi continuiamo a pagare le tasse, ma di contro non abbiamo alcun servizio. Servizi su cui contiamo» raccontano alcune famiglie che si sono ritrovate a dover riorganizzare la loro giornata. Alcuni lavorano, altri hanno bambini piccoli e non possono accompagnare i figli per il suono della campanella. Altri hanno delegato ai nonni, ma c’è chi non può contare sull’aiuto di nessuno e allora fa davvero fatica a organizzare tutto.

Il Comune di Carmiano guidato dal Sindaco Giancarlo Mazzotta, lo ricordiamo, è stato sciolto per infiltrazioni mafiose con una delibera del Consiglio dei Ministri.