È stato ammesso a finanziamento il progetto del Comune di Lecce per la realizzazione di una casa rifugio a beneficio delle donne vittime di violenza. Il progetto, a valere sul bando Pnrr rivolto ai Comuni per la valorizzazione di beni confiscati alla mafia, è stato premiato con un investimento di 390mila euro e si è piazzato in graduatoria alla posizione 33 su 242 progetti finanziati.
«La notizia di questo finanziamento – dichiara l’assessora al Welfare Silvia Miglietta – è molto importante perchè potenzia e qualifica il sistema complessivo dei servizi preposti alla protezione, al sostegno e all’accompagnamento delle donne che hanno subito violenza e dei loro figli che hanno assistito alle violenza o subito anch’essi forme di maltrattamento. In città abbiamo già un centro antiviolenza e una casa rifugio di primo livello. Questo finanziamento ci permette di poter mettere in campo ulteriori interventi a favore dell’empowerment e dell’autonomia delle donne vittime di violenza».
Quando una donna denuncia le violenze subite in famiglia, spesso davanti ai figli, troppe volte resta sola e si trova nella condizione di non avere più un tetto sotto il quale dormire. La possibilità di aiutarla concretamente con un alloggio presso una casa rifugio in una struttura sequestrata alla mafia ha dei risvolti sociali importantissimi. È un messaggio di solidarietà, di vicinanza, di comunità attiva.
Il progetto “Ricomincio da me – Dal bene confiscato alla Casa Rifugio per donne vittime di violenza” è stato il frutto del lavoro di squadra di molti settori del Comune di Lecce (Welfare, Lavori Pubblici e Patrimonio) e prevede il recupero funzionale e la riqualificazione di un’abitazione civile confiscata alla mafia da restituire alla comunità con l’attivazione di una casa rifugio (di secondo livello) per potenziare la rete locale dei servizi di protezione delle donne vittima di violenza, sole o con figli, favorendo così l’avvio di percorsi di semi-autonomia abitativa.
Il progetto è stato presentato in coerenza con quanto previsto dall’asse “protezione e sostegno” del Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne e del Piano integrato di interventi per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, adottato dalla Regione Puglia.