Il Tribunale amministrativo Regionale ha dato ragione alla Asl: il programma di trasferimento della Chirurgia Pediatrica da Casarano a Lecce può andare avanti, anzi si sarebbe potuto portare a termine. È scritto nero su bianco nell’ordinanza dei giudici amministrativi, resa pubblica oggi, che riconosce la legittimità del provvedimento adottato dalla Direzione Generale, tra gli altri, in attuazione di quanto previsto dal Piano di Riordino della Regione Puglia. Nulla da fare per l’Amministrazione comunale di Casarano, che si era opposta fermamente al trasferimento del reparto richiedendo al Tar di sospendere l’efficacia del provvedimento. Le ragioni della Azienda Sanitaria Locale hanno avuto la meglio su quelle dei ‘contrari’ che, in questi mesi, hanno provato a difendere “Francesco Ferrari”, declassato, arrivando a occupare l’ospedale per impedire il trasferimento degli arredi al “Vito Fazzi” .
In particolare, il Tar Puglia ha rilevato che “la deliberazione dell’Asl Lecce impugnata con gli ultimi motivi aggiunti ha portata meramente confermativa della precedente n. 2044/17, limitandosi a riattivare il processo di riorganizzazione già avviato con il trasferimento dell’U.O. di Ostetricia e Ginecologia e a completarlo con il trasferimento dei reparti collegati, sicché alla stessa non può riconoscersi autonoma valenza lesiva”.
Nella parte delle motivazioni, inoltre, il Tar chiarisce definitivamente che “in ogni caso, il reparto di chirurgia pediatrica – in fase di chiusura – è struttura prevista esclusivamente negli ospedali di secondo livello, laddove il gravame proposto dal Comune ricorrente è preordinato a contestare la classificazione del relativo ospedale quale presidio di base anziché di primo livello”.
Del resto, era chiaro che la Chirurgia Pediatrica non può più stare in un Ospedale che non sia dotato di Unità di Terapia Intensiva Neonatale e il “Fazzi” di Lecce è l’unica struttura aziendale che ne è provvista.
Il Tar Puglia, infine, ha ritenuto di “condannare la parte ricorrente alla rifusione in favore delle parti costituite delle spese di tale fase cautelare, considerata l’ingiustificata reiterazione della stessa, nella misura liquidata in dispositivo” e ha confermato la discussione nel merito per il 20 febbraio 2018.
Alla luce di quanto deciso, la ASL Lecce può proseguire con il cronoprogramma stabilito in precedenza. Già giovedì mattina, infatti, la Direzione Strategica ha fissato un incontro tecnico per riprendere il lavoro interrotto proprio per attendere il pronunciamento del Tar. Ora la Chirurgia Pediatrica potrà finalmente avere la sua collocazione all’interno del Polo Pediatrico che sta nascendo nell’Ospedale “Vito Fazzi”.