Prima o poi sarebbe successo, ma sul trasferimento di Chirurgia Pediatrica dall’Ospedale di Casarano al ‘Vito Fazzi’ di Lecce, la Asl vuole tranquillizzare tutti e in una nota assicura che il passaggio avverrà non solo nei tempi dovuti, ma anche e soprattutto nel rispetto della normativa.
Ma andiamo con ordine: «Rispetto ai tempi – si legge nel comunicato – è necessario precisare che la data del 1° febbraio era soltanto indicativa, in quanto legata alla programmazione dei lavori, ormai in via di ultimazione, per sistemare il piano del nosocomio leccese destinato ad ospitare il Reparto trasferito da Casarano Va da sé che il trasferimento sarà effettivamente realizzato al termine dei lavori e, parallelamente, quando sarà stato completato l’iter di accreditamento della struttura: tutto ciò nel rispetto delle regole».
Ma è sul punto della ventilata illegittimità del trasloco che la Asl tiene fare alcune precisazioni, fissando quelli che definisce “punti cardine”: «La Chirurgia Pediatrica di Casarano – si legge – è un reparto al servizio non del singolo ospedale ma dell’intera ASL. Di più: è inquadrato, nel Decreto ministeriale 70, come struttura al servizio di un bacino sovraziendale, quindi anche delle Asl più vicine, ossia Taranto e Brindisi, che non dispongono di un reparto del genere. È questa la linea dettata dalla norma nazionale e confermata dal Piano di riordino regionale che, a maggior ragione, indica il “Fazzi” di Lecce come punto di riferimento operativo».
Non è la sola ragione, a “cementare” l’indicazione normativa ci sarebbe anche una questione di opportunità sanitaria: la Chirurgia Pediatrica non può più stare in un ospedale che non sia dotato di Unità di Terapia Intensiva Neonatale e al momento il “Fazzi” è l’unica struttura aziendale che ne è provvista. Il binomio Chirurgia Pediatrica-Utin, del resto, assicura le migliori condizioni di sicurezza, di organizzazione e qualità del servizio sanitario ai piccoli pazienti. Di più, questo specifico Diritto alla Salute, avrà un valore aggiunto nel nascente Polo Pediatrico, di cui la Chirurgia Pediatrica sarà il fulcro.
A questo disegno che guarda all’interesse pubblico non c’è alternativa: per legge, per opportunità e per le condizioni di sicurezza dovute ad un’utenza oggettivamente fragile. Per tutto ciò la ASL di Lecce è determinata ad andare avanti, forte di solide ragioni di legittimità e di buon senso.