Chiude il Pronto Soccorso di Nardò, i consiglieri di Opposizione: “Per Mellone la colpa sarà di Re Luigi XIV”


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C’è una data importante da segnare in rosso sul calendario: il primo maggio, infatti, verrà chiuso il punto di primo intervento del presidio territoriale di assistenza di Nardò, quello che un tempo era il pronto soccorso. Lo annunciano in una nota i consiglieri di opposizione che puntano il dito contro la “folle gestione” delle politiche sanitarie regionali del Governatore Michele Emiliano.

«Lo stesso Emiliano che Mellone ringraziava pubblicamente attraverso manifesti larghi sei metri ed alti tre adducendo come motivazione quella del ritorno, per Nardò, “al centro delle politiche sanitarie”» si legge nel comunicato a firma di Lorenzo Siciliano, Daniele Piccione, Roberto My, Giancarlo Marinaci e Carlo Falangone.

I consiglieri hanno fatto anche l’elenco delle porte sono state chiuse nella cittadina che vanta quasi 40 mila anime.

«Dopo l’ufficio di acquedotto pugliese, quello del giudice di pace, il progetto per la tenenza della guardia di finanzia, la scuola elementare di Boncore – si legge –  nell’arco di 22 mesi di Amministrazione di Mellone e i suoi, la Città si impoverisce e perde l’ennesimo servizio offerto ai cittadini».

Poi l’ironia. «Loro, però, vivendo su Marte, vedono tutte rose e fiori e vi diranno che la colpa è di Re Luigi quattordicesimo».