Piazza Italia deve chiudere il suo negozio al Centro Commerciale Mongolfiera. 14 lavoratori temono di perdere il posto

C’è un’aria pesante nella Galleria del noto ipermercato di Surbo. I commessi e le commesse di Piazza Italia sono col fiato sospeso, si mobilitano i sindacati e la politica

È uno dei negozi più visitati del Centro Commerciale Mongolfiera di Surbo. Fa parte di quella galleria sin dalla sua apertura e i salentini ci sono affezionati: prezzi a portata di portafoglio e tanta cortesia da parte delle commesse e dei commessi.

Eppure per 14 lavoratori dello storico store Piazza Italia sono giorni di preoccupazione e agitazione. Il rischio della chiusura dell’attività li potrebbe mettere in mezzo ad una strada alle porte del Natale. L’allarme lanciato dalla Filcams Cgil e raccolto dalla politica (domenica mattina il consigliere regionale M5S Tony Trevisi e il parlamentare Leonardo Donno hanno incontrato una delegazione di dipendenti) sta facendo il giro del web. Non si riesce proprio a capire come mai un esercizio, che certo non ha problemi di incassi, possa interrompere la sua esperienza in una location commerciale prestigiosa come il Centro Mongolfiera.

I bene informati dicono che alla scadenza del contratto la proprietà della Galleria sia legittimamente in trattativa con altri marchi che ambiscono a quella location e avrebbe chiesto all’attività esistente di abbandonare i locali entro il 9 dicembre. Non si comprende bene lo stato della trattativa con Piazza Italia, fatto sta che i lavoratori stanno drizzando le antenne. Avvertono un’aria pesante che mai si sarebbero aspettati di respirare dopo anni e anni di grandi traguardi.

«Ci risulta che la catena d’abbigliamento aveva mostrato l’intenzione di non abbandonare il locale e si era dimostrata disponibile già in passato alla ristrutturazione e ad un adeguamento del canone di locazione – scrive in una nota Trevisi -. Nei prossimi giorni incontrerò nuovamente i lavoratori e i sindacati per capire quali azioni poter intraprendere per tutelare questi posti di lavoro. Parliamo di un’attività presente nel centro commerciale sin dalla sua apertura e che ha sempre fatto la sua parte. I licenziamenti rappresenterebbero un ennesimo impoverimento per tutto il territorio e non possiamo permetterlo. La provincia di Lecce sta subendo troppe chiusure che danneggiano il nostro tessuto produttivo. Esprimo vicinanza a queste famiglie e posso rassicurarle sul fatto che ci impegneremo a tutti i livelli per una risoluzione positiva della situazione».

Gli incontri sono previsti anche per la giornata di domani. La mobilitazione è nel pieno del suo svolgimento.



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