Un gruppo di cinghiali avvistato per le strade di San Cataldo, è questa la notizia fatta circolare nella mattinata di oggi dal Presidente dello “Sportello dei Diritti”, Giovanni D’Agata
“Le immagini mostrano una mandria di cinghiali a spasso a San Cataldo, sul Lungomare. Le foto sono state postate sulla sua pagina Facebook dal proprietario di un bar”, aveva fatto sapere con una nota D’Agata.
“Una bella immagine dal punto di vista ambientalistico – proseguiva il comunicato – ma anche un evento che non può che allarmare perché conferma le preoccupazioni di coloro che conoscono le conseguenze dell’inarrestabile proliferare di cinghiali. Effetti che vanno dai frequenti incidenti stradali, anche gravi, causati dall’improvviso attraversamento , alla devastazione delle campagne causata dal passaggio dei branchi con prole.
A qualche ora di distanza è arrivata la conferma anche dal Sindaco di Lecce Carlo Salvemini che con un post sul proprio profilo facebook, con il quale dispensa anche qualche consiglio per fare sì che non si rischi di essere aggrediti.
“Circolano video e foto che ritraggono un piccolo gruppo di cinghiali selvatici a San Cataldo”, scrive il primo cittadino.
“È comprensibile la sorpresa e lo stupore che questa insolita presenza sta generando. Anch’io ho voluto comprendere meglio e ho sentito il servizio veterinario della Asl, diretto dal dottor Giovanni Tortorella, che monitora puntualmente la presenza di animali selvatici sul nostro territorio, li censisce, ne conosce le abitudini e i comportamenti.
Vi restituisco dunque qualche indicazione, della quale è utile tener conto.
Attorno a San Cataldo, che si trova nelle immediate vicinanze di un’area naturale e boschiva come le Cesine, sono stati censiti circa 30 esemplari di cinghiali selvatici, quattro dei quali hanno fatto visita al nostro lungomare la sera scorsa. Sul nostro territorio è presente, ma in maniera numericamente esigua, solo un predatore animale che ne contrasta la proliferazione, il lupo.
I cinghiali hanno una grande capacità di spostamento, possono percorrere anche trenta chilometri in una sola notte, e di norma non aggrediscono le persone, ma possono diventare molto pericolosi in determinate situazioni. La prima indicazione, dunque, è di osservare massima prudenza se vi capita di incontrarne: non avvicinatevi.
La seconda, che è necessario osservare se non vogliamo che la loro presenza diventi troppo frequente nei nostri centri abitati, è di evitare ogni abbandono di rifiuti organici in strada. I cinghiali, infatti, sono costantemente alla ricerca di cibo. Laddove ne trovano, ritornano. È dunque assolutamente imprudente dare loro da mangiare, abbandonare quantità cospicue di rifiuti organici, come ad esempio scarti di macelleria, o anche mangime per animali da compagnia in piattini e ciotole.
Una buona ragione in più per non farlo, in particolare a San Cataldo”.