È stata una mattinata concitata quella di oggi davanti alla sede della Provincia di Lecce di Palazzo Adorno. Sono tornati a presidiare le strade, con tanto di cartelli e striscioni, i lavoratori della Filanto che vedono messa a repentaglio la loro cassa integrazione in deroga.
Una rappresentanza sindacale è riuscita ad avere un colloquio con il presidente della Provincia Antonio Gabellone, prima della conferenza prevista per la vendita dei beni immobiliari dell’Ente, che ha fatto sapere che “è stato contattato telefonicamente l’assessore regionale Leo Caroli ed è stato richiesto un incontro urgente al Mise, il Ministero dello Sviluppo economico affinché rispettano gli accordi presi lo scorso ottobre e per chiarire la questione della copertura della cassa integrazione per il periodo tra l’1 agosto 2013 e il 3 gennaio 2014. Si tratta di una partita complicata e difficile – ha commentato ancora il numero uno dell’ente provinciale – ma con l’auspicio di recuperare perlomeno quanto dovuto ai lavoratori. L’altra richiesta è quella che si prenda in esame la possibilità di aprire la procedura per l’apertura della cassa integrazione in deroga da febbraio in poi”.
Salvatore Arnesano, segretario generale provinciale Cgil, si è detto “soddisfatto parzialmente” dell’incontro e spiega a che punto è la vertenza. “E’ stato richiesto un incontro urgente al ministero per fare una verifica puntuale rispetto alle procedure per la cassa integrazione per il periodo pregresso, quindi dall’1 agosto 2013 al 3 gennaio 2014. Anche l’assessore regionale Leo Caroli ha fatto una richiesta urgente al ministero, la nostra è aggiuntiva e a supporto di questa per capire come procedere. E poi ci dobbiamo attivare sul versante della cassa integrazione per ‘procedure concorsuali’ che ancora deve essere attivata e completata. Insistiamo sulla cassa integrazione eventualmente straordinaria, per quella in deroga attualmente non ci sono le condizioni, poi vediamo tecnicamente con i tavoli ministeriali quali sono le procedure da seguire. I suggerimenti avanzati a livello ministeriale sono stati tutti portati a termine sul territorio rispetto all’impegno dell’azienda e dei lavoratori, però poi è arrivata questa notizia della mancanza di copertura per la cassa integrazione”.