Il Congresso delle Famiglie si è da poco concluso e ha lasciato dietro di sé un polverone di polemiche. Le idee presentate nella città degli innamorati hanno fatto parlare l’opinione pubblica e hanno scaldato gli animi della folla. Pro o contro aborto, a favore o contrari alle adozioni gay, tra gadget che hanno fatto scandalo e proteste. Ci ha pensato la politica a raccogliere la battaglia delle coppie italiane che vogliono adottare.
“Adozioni più veloci e meno costose – s’impegna il Ministro della Difesa, Matteo Salvini su Facebook – in Italia e nel mondo, per le 30.000 coppie in attesa da anni. E domani depositeremo in Parlamento la proposta di una commissione d’inchiesta sulle Case famiglia in Italia, per beccare chi toglie alle famiglie, usa e trattiene i bambini solo per incassare dei soldi”. E il tema sembra aver spaccato ancora una volta il Governo dalle due anime che, nei giorni scorsi, ha dato prova delle tensioni interne.
Tempi e costi delle adozioni
A scoraggiare le adozioni sono proprio i tempi lunghissimi per diventare genitori. Tutto parte dalla verifica dei requisiti della coppia che intende adottare, che deve dare conto della propria situazione economica e di salute nei primi 120 giorni. Saranno gli assistenti sociali a presentare una relazione per dichiarare l’idoneità della coppia che, a questo punto, dovrà presentarsi in tribunale per un colloquio. Se tutto va come previsto, il giudice dispone un affidamento preadottivo, che dura un anno (prorogabile), seguito dagli assistenti sociali per verificare che tutto sia idoneo. Solo dopo, si può arrivare all’adozione.
Per le adozioni nazionali non ci sono costi previsti dalla legge, ma a causa dell’elevato numero di domande, molto spesso si pensa alle adozioni internazionali. A fronte delle 10mila famiglie che fanno richiesta ogni anno, sono 1000 le adozioni nazionali, spingendo chi non riesce nell’impresa a guardare all’estero. I costi, però, qui ci sono e sono variabili, a seconda del paese, arrivando anche a decine di migliaia di euro.
Non di meno, le critiche del Capitano leghista sono anche al business dietro le adozioni. Molti sono i sussidi, ma come spesso accade, lo spreco ha vita facile.
Le adozioni in Puglia
Se sul versante nazionale le famiglie totali sono 10mila per 1000 bambini circa all’anno, prendendo in considerazione la Puglia da sola, nei tre tribunali per i minorenni di Bari, Taranto e Lecce conta intorno ai 200 minori da adottare ogni anno per poco meno di 1000 richieste di adozione.
Consideriamo il caso di Lecce: nel 2016, 239 famiglie si sono dette disponibili all’adozione per 15 minori da adottare. Di contro, 73 coppie hanno dato la loro disponibilità ad adottare un bambino straniero (caso diverso dall’adozione interazionale) e ben 58 adozioni sono state portate a termine nello stesso anno.
La questione è delicata e non è facile prendere una posizione su cosa fare e cosa non fare al riguardo. Adesso, possiamo solo stare a vedere come si evolverà, tra promesse e litigi ai piani alti dello Stato.