Contagiato, ma non malato. Lopalco fa chiarezza sul nuovo “slogan” di moda


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In questi lunghi mesi di emergenza, tanto è stato detto e tanto è stato scritto su questo virus “sconosciuto” che ha messo in difficoltà il mondo intero. E ancora oggi, che il peggio sembra essere passato, il Coronavirus continua a tenere banco, alimentando discussioni nei salotti tv come sui social. L’unica cosa che cambia, se così si può dire, sono i “concetti” su cui si discute. È toccato al termine «asintomatico», poi è stato il turno dei «debolmente positivi». Ora le luci dei riflettori sono tutti puntati sull’affermazione «contagiato, ma non malato». Un nuovo slogan che arricchisce il glossario dell’informazione confusa come ha scritto in un lungo post Pierluigi Lopalco, l’epidemiologo voluto dal Governatore Michele Emiliano per guidare la task-force regionale per gestire l’emergenza in Puglia.

Contagiato, ma non malato: facciamo chiarezza

«Un soggetto positivo al virus, ma che non esprime sintomi di malattia è tecnicamente un portatore (li abbiamo sempre chiamati asintomatici, ma il termine corretto è questo). Il portatore può essere un soggetto in incubazione che diventerà un malato nel giro di qualche giorno o anche un portatore del tutto sano, cioè che ha sviluppato un’infezione inapparente e non avrà mai sintomi. I portatori sono soggetti contagiosi, più o meno a seconda della carica virale che riescono ad esprimere». Il professore cerca di rendere più chiaro possibile il concetto che solo i portatori in incubazione svilupperanno la malattia che avrà una espressione clinica diversa a seconda dell’età e delle condizioni fisiche del soggetto.

«Essersi contagiati – continua l’epidemiologo nel post pubblicato sul suo profilo Facebook – non è certo una bella notizia. Innanzi tutto perché, comunque vada, chi è portatore favorisce la circolazione del virus. Inoltre perché il fatto di sviluppare sintomi di più o meno elevata gravità è solo questione di probabilità: sono giovane e sano? Ho una probabilità bassa (non nulla!) di avere una forma grave. Sono anziano oppure con  problemi concomitanti? La probabilità aumenta».

Come comportarsi quindi? Semplice, bisogna rispettare le regole minime necessarie per spezzare la catena dei contagi.

«In questi giorni – conclude Lopalco –  assistiamo ad un aumento preoccupante di positivi. Man mano che aumenteranno i “contagiati” aumenteranno proporzionalmente i casi più gravi e quindi progressivamente anche i ricoveri. È la matematica del virus e non possiamo farci niente. Anzi qualcosa possiamo farci: evitare di diventare dei semplici contagiati».