Una data come il 27 gennaio non può non suscitare riflessione ed emozione, commemorazione e storia. Il ricordo della Shoah, ovvero del genocidio ebreo e dello sterminio di tutte le categorie ritenute “indesiderabili e minori”, che causò circa 15 milioni di morti, di cui 5-6 milioni di ebrei, per mano della compagine nazista, con a capo Adolf Hitler, rimarrà sempre un evento da rimarcare, ricordare, ma soprattutto a cui inchinarsi.
Quest’anno lunedì 25 gennaio alle ore 17.00 avrà luogo la conferenza stampa del progetto “Copertino ricorda la Shoah”, presso la Stazione Ferroviaria della città di Copertino, largo Elisa Spinger.
Verrà presentato il programma dettagliato dell’iniziativa con la partecipazione del Sindaco della Città di Copertino Prof.ssa Sandrina Schito. Tra i tanti e noti partecipanti alla conferenza anche il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone.
Un appuntamento importante che coinvolge e chiama all’appello ognuno di noi. I temi riportati saranno soprattutto le leggi razziali, la Shoah, al persecuzione dei cittadini ebrei, deportazione, prigionia, morte, termini che riecheggiano ancora nel tempo, un tempo che non si può cancellare.
Il 26 e il 27 gennaio, alle ore 16.45 presso la Stazione ferroviaria di Copertino, Largo Elisa Spinger verrà messa in scena una rappresentazione teatrale “La Stella del Mattino” (incontro di parole, suoni, immagini, silenzi…), a cura dei Docenti e degli Studenti del Liceo "Don Tonino Bello" e dell'Istituto Comprensivo "San Giuseppe da Copertino" impegnati nel Progetto, con la partecipazione di: Soprano, Tenore, Pianista, Violinista, Trombettista, Coro Voci Bianche "Fantasie di Voci", Ivan Raganato, Matteo Murciano, Kalophonix.
Il ricordo, inoltre, non deve essere fine a se stesso: commemorare le vittime uccise ingiustamente durante il periodo nazista e le tante famiglie distrutte, deve essere un motivo per limitare i tanti fanatismi politici, ideologici e religiosi che oggi caratterizzano la nostra società. I numeri degli stermini sono minori rispetto alla grande tragedia avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, ma sono comunque terrificanti. Un giorno, quindi, di non mero ricordo, ma soprattutto di riflessione.