Emergenza Covid-19, c’è bisogno di sangue. Al Fazzi si presentano due pullman di militari per donare

Le autorità sanitarie denunciano la carenza di sangue nelle strutture ospedaliere. Al Vito Fazzi di Lecce si sono presentati due pullman di militari per donarlo

Nel momento del bisogno e delle difficoltà nazionali le donne e gli uomini dell’Esercito Italiano ci sono sempre. Ci sono, eccome. Non è una frase fatta. È, invece, la realtà, che trapela da alcune immagini inviateci dal presidio ospedaliero Vito Fazzi di Lecce, dove stamattina si sono presentati due pullman di militari italiani per donare il sangue.

In questi giorni difficili, in cui l’Italia sta combattendo la sua battaglia contro il coronavirus e contro il rischio pandemia, giorni di quarantena e di distanziamento sociale, le autorità sanitarie, purtroppo, denunciano, tra l’altro, anche la carenza di sangue.

Pochi, troppo pochi coloro che nelle settimane scorse si sono presentati ai centri immunotrasfusionali delle varie strutture ospedaliere per la donazione del sangue; un gesto nobile, oltre che di solidarietà sociale. Un gesto doveroso, adesso, in un periodo davvero difficile che si spera duri il meno possibile.

Ci hanno pensato i militari a rimpinguare di sacche di sangue l’emoteca dell’ospedale, rispettando ovviamente tutte le disposizioni di sicurezza imposte dal decreto ministeriale emanato dal Presidente del Consiglio.

Proprio nei giorni scorsi, il primario della Unità operativa di ematologia del Vito Fazzi, Nicola Di Renzo, aveva lanciato una richiesta d’aiuto. In una conferenza stampa proprio al piano rialzato del Fazzi aveva esortato tutti i cittadini e le associazioni di volontari del territorio, che da sempre organizzano le raccolte ematiche, a darsi ancora più da fare per rimpinguare le scorte e far lavorare i medici nella tranquillità di non trovarsi in emergenza sangue.

Al  solito l’esempio dell’Esercito Italiano è stato fondamentale.



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