Un “appuntamento” all’aria aperta: Parco Raho accoglie i bambini autistici e le persone con patologie comportamentali


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Le mura di casa, dove bisogna restare per spezzare la catena dei contagi, non sono uguali per tutti. Ci sono persone ‘fragili’ che soffrono più di altre per questo isolamento forzato e imposto per evitare la diffusione del virus. Persone per cui la regola di non muoversi potrebbe provocare ansia e agitazione. Ha pensato a loro il primo cittadino di Nardò, Pippi Mellone che, nelle scorse ore, ha firmato un’ordinanza che è una piccola conquista per le famiglie che hanno in casa bambini autistici o persone con patologie comportamentali. Avranno, infatti, il permesso di uscire e raggiungere Parco Raho per una passeggiata all’aria aperta.  Passeggiate che sono come una routine terapeutica quotidiana. Il provvedimento ha effetto a partire da domani.

In questi giorni di quarantena forzata erano stati tanti gli appelli e le iniziative dei genitori a cui l’emergenza coronavirus ha tolto quel pezzettino di normalità che cercano di conquistare ogni giorno con fatica. Una mamma, stanca delle offese e degli sguardi di condanna che la gente gli rivolgeva ogni volta che portava suo figlio a fare due passi per calmarlo aveva lanciato su facebook un appello diventato virale: «Se vedi una mamma e un bambino con un nastro blu che cammina nel quartiere, non urlare, non insultarli. Sono mamme di bambini con autismo che sono usciti per cercare di calmare la loro ansia, per loro questo è molto difficile» aveva scritto, accendendo i riflettori su un mondo rimasto nascosto.

Uscire all’aria aperta, ma in tutta sicurezza

Il Parco Raho sarà aperto dal lunedì al sabato –  dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00 – ma sarà consentito l’accesso solo su appuntamento che sarà concordato, di volta in volta, con il gestore (tramite whatsapp ai numeri di telefono 340 2669128, 329 5340550, 320 6219805). L’area potrà essere ‘animata’ al massimo di quattro persone per turno, ciascuna con relativo accompagnatore (familiari, operatori sanitari o altri assistenti).

Deve trattarsi, ovviamente, di situazioni certificate dai servizi sanitari territoriali che hanno in carico il paziente, certificazioni dalle quali dovrà emergere la necessità di uscire da casa per evitare l’aggravarsi di comportamenti di difficile gestione. E Parco Raho, da un punto di vista strutturale e funzionale, si presta ottimamente a tale scopo.

«Responsabilmente cerchiamo di fare tutto il possibile per limitare gli spostamenti e i contatti – sottolinea il sindaco Pippi Mellone – ma nello stesso tempo dobbiamo stare attenti alle esigenze di persone speciali, nei confronti delle quali la prescrizione di rimanere a casa può essere difficilmente sostenibile o addirittura dannosa. Abbiamo voluto dare loro una speranza, un ritaglio di tempo e di spazio che è di fondamentale importanza. Basteranno pochi accorgimenti e un pizzico di buon senso da parte di familiari e accompagnatori per rispondere ad una esigenza che, come altre, in questo periodo non possiamo permetterci di comprimere».

Resterà chiuso il chiosco bar all’interno dell’area.