Coronavirus, pronti a produrre camici e mascherine, ma non sono autorizzati ad andare in azienda. L’appello ad Emiliano


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L’emergenza sanitaria sta travolgendo molte regioni italiani e anche la Puglia, forse, potrebbe non reggere all’impatto dell’epidemia a causa della mancanza di risorse. I dispositivi di protezione individuale scarseggiano e persino i medici e tutti gli operatori sanitari hanno difficoltà a reperire camici e mascherine, alimentando il rischio di contagio negli ospedali. È la Regione che si sta mobilitando in queste ore per reperire tutti i dispositivi necessari al di fuori dei confini territoriali, incaricando, nel contempo, il Politecnico di Bari di individuare tutte le aziende idonee a produrre in loco camici e mascherine.

A lanciare un appello direttamente al Presidente della Regione Michele Emiliano è il Sindaco di Lequile Vincenzo Carlà, insieme ad uno degli imprenditori locali potenzialmente già pronti a produrre camici conformi a tutti gli standard. A mettersi di mezzo, come riportano nel video, è stata la burocrazia: Pietro De Mita, infatti, che opera nel settore dell’alta moda, non ha ancora ricevuto le autorizzazioni necessarie per raggiungere la sua azienda e realizzare un prototipo da sottoporre all’attenzione del Politecnico prima di iniziare una produzione in favore dei bisogni della Regione.

“Non è più il tempo del buonismo, è il tempo di avere risposte ufficiale”. È così che il sindaco del comunque salentino ha esordito sulla sua pagina facebook rivolgendosi a Emiliano, denunciando la mancanza di dispositivi sanitari per il 118 e per tutti gli operatori sanitari. “Dato che il Presidente Emiliano ha dichiarato di non avere la disponibilità di questi sussidi sanitari, abbiamo la possibilità di rivolgerci agli imprenditori del territorio, abilitati e competenti. Non è più il tempo della burocrazia”.

Un appello che porta una soluzione più che concreta ad un problema sempre più grande in piena emergenza coronavirus. “Avendo tutti i materiali certificati – dice Pietro De Mita – ho chiesto alla Regione l’autorizzazione per raggiungere la mia azienda a Veglie per produrre i prototipi”, autorizzazione che, però, dopo 5 giorni non è ancora arrivata, nonostante il sollecito anche da parte del Politecnico di Bari.

Un’azienda “capace di produrre in maniera tecnica e certificata” bloccata dalla mancanza di un semplice documento di autorizzazione. Mascherine e camici mancano, ma ora “si possono cucire”, dice il sindaco di Lequile. “Non è più tempo per la burocrazia”.

https://www.facebook.com/Vincenzo-Carlà-Sindaco-di-Lequile-101393264830306/videos/206291623987955/